Cris' personal blog

ATTIMI PREZIOSI


foto: mio scatto sabato sera, io e te, zona porta ticinese, milano. non mi è mai piaciuta come città, troppo caotica. troppo alienante. ma devo dire che la zona dei navigli la trovo affascinante, mi mette allegria tutta quella gente dentro e fuori dai locali, dai pub, le birrerie. ristoranti chic ed etnici, a poca distanza gli uni dagli altri. il cuore pulsante della cosiddetta “milano da bere”. detto così sembra qualcosa di tremendamente alla moda, una tappa irrinunciabile del sabato sera. invece è stata la destinazione romantica della tua sorpresa per me, per noi, per il nostro anniversario. il risultato della tua scelta è stato carinissimo: un locale di cucina fushion, nostrana ed etnica al contempo, intimo al punto giusto. luci soffuse e il nostro tavolo su di un soppalco, con la visuale che dominava il bancone bar ed i tavoli sottostanti. un soffitto di travi completamente riverniciate di bianco, tavolini rustici quadrati e sedie anch’esse bianche, alternate ad eleganti sedie foderate di tessuto panna e dorato. lampade e cuscini su panche improvvisate nella muratura. uno stagno di ninfee rosa dipinto su di una intera parete. che hai gusto dovrei saperlo molto bene, ormai. eppure riesci sempre a sorprendermi, con qualcosa di non–banale. nella mia mente ora come in questi ultimi giorni sto ripercorrendo per l'ennesima volta ancora, a piccoli passi, gli sguardi , i baci, i sorrisi, i discorsi. che non riuscirei a descrivere diversamente da ogni altra volta, proprio perché intrisi di una semplicità disarmante nella sua bellezza. persino i "paragoni" con un'altra coppia, un po' più grande di noi. il nostro sentirci presuntuosamente migliori, più affiatati, più veri, più uniti, più tutto. le foto ricordo del posto, e come ogni volta, un nostro autoscatto, prima di andare. ogni nostra serata è speciale a modo suo, prima di tutto ai nostri occhi, se non agli occhi degli altri, e quest’ultima non fa eccezione. usciamo abbracciati stretti, avremmo potuto indugiare tra una passeggiata notturna ai navigli e un drink da qualche parte, in qualche altro posto affollato, ma decidiamo per fare ritorno a casa, e continuare la nostra serata tra noi, tra le lenzuola. la mia stanza, il mio letto, il nostro cercarci, il profumo di noi, oramai mi sono abituata a sentirti stretto a me durante la notte, e al mio risveglio. domenica con rammarico mi è toccato andare a lavoro. ti saluto al volo con un bacio al sapore di caffè, sono già in ritardo.  salgo in macchina augurandomi che le ore passino alla bell'e meglio, e che arrivi presto la sera per poterti riabbracciare. guidando mi accorgo che sorrido come una ragazzina ripensando alla sera prima, il cuore sembra scoppiare di felicità, e non riesco a “darla a bere” nemmeno alle colleghe, che tentano invano di scucirmi qualche informazione in più. eppure sono emozioni che non devono andare sprecate, o sminuite con continui resoconti, commenti, continue intromissioni altrui. sono tremendamente gelosa delle mie emozioni, e ancor più di quelle cose che sappiamo solo noi. basta così poco per stare bene, per essere felici.