Cris' personal blog

VITA DI TUTTI I GIORNI


  […]non so mai bene da dove iniziare, da un po’ di tempo a questa parte, quando mi metto a battere sui tasti per riprendere in mano le redini di questi miei pensieri.mi sono un po’ allontanata dalle vite e dai pensieri altrui che avevo piacere di curiosare la mattina presto a inizio di giornata, in ufficio; mi sono allontanata dai miei stessi pensieri, che da qualche mese a questa parte restano troppo spesso intrappolati in una rete di stanchezza immobile. o che altre volte semplicemente non vogliono uscire, e stanno bene lì, solo per me. ho smesso di comporre piccoli poemi soltanto guardando un’immagine, per il gusto di lasciare andare i pensieri liberamente e poi cercare di incanalarli in parole. la verità è che non ho tempo. non ho più tempo per condividere. non lo rimpiango, certo, anche se ho paura di "disimparare". di perdere l'abitudine all'osservazione, alla riflessione. ma ora ho proprio altro a cui pensare. quando non lavoro leggo i libri per il master, compilo gli esercizi e mi guardo le dispense che i professori mi inviano settimanalmente. non nutrivo alcun dubbio sul fatto che ne sarei rimasta entusiasta, ma non esagero affermando che le mie giornate ultimamente sono state composte soltanto da lavoro, anche nei fine settimana, e da studio: arredamento, mobili, design, preventivi, disegni, ordini, e chi più ne ha più ne metta. e la sera con D. a volte capita che non ne ho ancora abbastanza e mi ritrovi a parlare di stili che mi piacciono, di abbinamenti cromatici e tessili. credo di avere esagerato, anche in questo. credo di avere fatto orari intollerabili a lavoro su un periodo che ormai non stento a definire lungo, troppo lungo. credo di averne sentite abbastanza dai miei colleghi, che a turno non si esimono dal dispensare critiche, giudizi, rimproveri gratuiti ad ogni occasione l’uno sull’altro, ed io in mezzo a tutto questo, che cerco di sdrammatizzare, di non farli litigare per nulla o perlomeno di non abbassarmi ai loro livelli, ma che dentro accumulo fastidio. ci sono cose ben più importanti di cui preoccuparsi, che di scaramucce in un ambiente così viziato, e costrittivo .. credo di essermi ancora una volta persa nei meandri di tutto questo, arrivando esausta ai pochi e preziosi momenti da dedicare a me, a noi. ho cercato comunque di farmi in quattro senza risparmiarmi, anche per la mia vita privata, per preparare tutto per celebrare il nostro anniversario, senza poi godermelo a fondo per la troppa stanchezza - inammissibile. solo che adesso mi sento prosciugata, svuotata. è arrivata l' ora di staccare. centellino le ore che mancano alla partenza, io e te, finalmente lontani da tutto il rumore, dalle parole inutili, da quelle persone con cui involontariamente dobbiamo convivere tutti i giorni. troppo spesso ultimamente ho messo da parte i miei bisogni e la mia voglia di fare per me e per noi, a scapito di un lavoro che mi va sempre più stretto. troppe volte mi sono detta di portare pazienza, almeno per un altro po’. ma a questo ora non mi va di pensare .. ciò che ho in mente sono solo i giorni che passeremo insieme tra poco più di ventiquattr’ore.   [partenza destinazione Roma]