Amatori Cefa Basket

CYRANO CI BATTE


Come dire no al presidente? Così ecco che mi trovo a scrivere un resoconto sulla nostra sconfitta, ennesima purtroppo, contro Cyrano a Pisa. Un ko, 73 a 60 il finale, che mi pare sia stato accolto in generale come “positivo”…o meglio non disastroso come certe ultime gare. Sensazione che in parte condivido anche se dobbiamo mettere sulla bilancia il valore di avversari non irresistibili. Il motivo principale della sconfitta lascia però margini di miglioramento: siamo tornati a segnare 60 punti e abbiamo costruito tanti altri buoni tiri che abbiamo però sbagliato tra ignoranza nostra e del ferro nemico. Ci sta quindi. Contro una difesa che ha giocato per 40’ a uomo è tornato protagonista, ovviamente, il nostro cronico problema offensivo. Su questo piano io non credo che siamo andati meglio rispetto alle altre volte, ma fare peggio era obiettivamente impossibile e nei 10 anni di amatori abbiamo spesso affrontato questo tipo di difesa con risultati più simili a quelli di ieri sera che a quelli delle precedenti uscite. Un ritorno quindi in linea che poco c’entra con un presunto miglioramento tecnico dovuto a qualche movimento buono. Innegabile che ci siano stati blocchi lontani dalla palla, ma la costruzione continua ad essere casuale. È normalissimo perché per tanti è una situazione nuova, ma secondo me stiamo attraversando una terra di mezzo che non porta da nessuna parte. Ora, la parola schema mi pare esagerata premesso che comunque tutte le squadre che da 10 anni affrontiamo hanno 1-2 giochi, mica mai di più!, che fanno regolarmente e certo non siamo più stupidi di loro e potremmo farli anche noi. Ma dicevo, non chiamiamolo schema, ma le indicazioni che coach Gabriele ci ha dato nelle ultime settimane o quelle date dal vice Onzo vanno secondo me fissate bene. Nel senso: un conto è dire a Tizio di andare a fare un blocco lontano dalla palla, di giocare a due con Caio o roba così, un conto è vedere all’allenamento sia sul campo (a fermo o quasi) sia su un supporto cosa si intende esattamente. Incanalare meglio i compiti: Tizio parte da qui, va a bloccare lì e fine. Sa di schema? Sì, lo ammetto, ma secondo me è l’unico modo per superare il problema “movimenti a caso”, altrimenti va benissimo anche quello che si faceva prima che tanto sempre a caso era. Ormai sono partito dall’attacco e proseguo la disamina di questo reparto. Detto dei tanti, troppi, errori al tiro, i nostri problemi sono indissolubilmente legati ai movimenti. Intanto, i lunghi. Credo che sia normale che abbiano meno occasioni di un esterno di ricevere palla visto che gli altri iniziano l’azione con la palla in mano o la possono ricevere come primo facile passaggio sull’esterno. È anche vero che quei pochi, rari, unici scarichi non sempre vanno a buon fine proprio per scarsa ricettività degli stessi e i movimenti sono “leggeri”, ci si lamenta dei falli non fischiati e intanto si sbaglia il canestro e il rimbalzo va agli avversari. L’altro problema dei lunghi in attacco si unisce a quello dei piccoli e riguarda le spaziature. Non stiamo “distanti” tra noi e specie quelli che partono in posizione più vicina al canestro tendono a venire verso la palla per ricevere o anche solo per portare aiuto finendo così per intasare pochi metri, tutti quelli nei pressi della riga del tiro libero. Non si riesce, in generale, a stare larghi, ad aspettare i 24 secondi, la furia è troppo e gli aiuti che si portano finiscono per fare più caos che altro (perché ricollegandosi a prima sono dettati dalla voglia di fare, ma sono casuali). Il problema appena citato dei 24 secondi è invece solo delle guardie. Troppi attacchi “accelerati” con tiri o soluzioni che sarebbe possibile trovare anche al termine dei 24” senza considerare che giochiamo con squadre amatori e che quindi il nostro difensore è probabilmente più stanco dopo 24” di difesa e la soluzione è quindi simile, ma migliore. Purtroppo, l’attacco delle guardie è perimetrale. La nostra punta più pericolosa, Landrea, riceve palloni “stupidi”. Che intendo? Semplice, i passaggi verso di lui sono spesso quelli che si potrebbero fare appena arriviamo con la palla nella metà campo di sopra. Non c’è lo sfruttamento di una situazione di vantaggio come un blocco preso bene da cui possa uscire e tirare o attaccare in contropiede l’avversario. Anche qui per mancanza di organizzazione alla fine visto che comunque sarebbe naturale fare un gioco che prevede un attacco per lui il che non vuol dire che poi tirerà lui, ma insomma anche fosse è la nostra soluzione offensiva normale. Ovviamente tutti possiamo crescere, ma Landrea, viste le potenzialità, deve ragionare maggiormente. Non deve avere furia, non deve infognarsi in angolo, insomma attaccare meglio di quanto fa perché può farlo. Su 5 azioni, dovrebbe penetrare 4 e accontentarsi di un tiro dalla distanza solo una volta perché in pochi possono stargli dietro se attacca con decisione il canestro. Il resto dei problemi offensivi si riassume nella necessità di prendersi responsabilità in maniera più convinta perché le cose a metà finiscono per essere spesso una cazzata. Ma nonostante la mia filippica sull’attacco, rimango convinto che le nostre vittorie si debbano costruire sulla difesa. Questo perché non affrontiamo attacchi stellari come nel caso di Cyrano a cui concedere 73 punti sono troppi nonostante una prova sufficiente in difesa. Ma lì dobbiamo assolutamente crescere. Diventare maggiormente cattivi, credere fermamente che sia il nostro miglior attacco perché se riusciamo a correre…segniamo. Chi va in campo non deve pensare a fare canestro, ma a non farlo fare visto che davanti non siamo fenomeni. Mettere pressione sulla palla, aiutarsi con la voce e leggere movimenti che spesso si ripetono (come ieri sera) sono le chiavi per la difesa da attuare sempre. Ad esempio io non mi spiego come mai anche in una serata difensivamente sufficiente-semi positiva come ieri ci siano dei momenti di “vuoto”. Cioè per dirla con numeri non calcolati ma tirati là….su 40’ noi difendiamo magari in una certa maniera per 30’, questo per motivi fisici-tecnici, insomma margine che lascio a varie ed eventuali giustificabili…ma su questi 30’ ce ne sono ancora 2-3 o 5 in cui siamo un po’ a metà strada tra l’aggressività e le difese del torero o cattolica. Allenarsi alla uomo secondo me è utile perché fa crescere l’attenzione su certi compiti e l’aggressività, ma alla fine in un campionato dove tutti giocano con quella difesa, la nostra zona può sparigliare…anzi, se fossimo una squadra tecnicamente con i controcoglioni sarebbe maggiormente da pensare a fare una 1-3-1 o una 3-2 giusto per fare confusione tra gli avversari (ma la faremmo tra noi, vero?). L’unico serio problema difensiva riguarda i rimbalzi. Essì perché il famoso “tagliafuori” va spiegato perché a vedere il campo molti non sanno cos’è. Finiamo sempre schiacciati dalla forza fisica degli avversari come se noi fossimo piccoli…finiamo sotto il canestro e così la miglior posizione l’hanno loro. Questo è un primo problema a cui i lunghi devono lavorare, il secondo è comunque sempre collegato alla necessità di prendere la posizione bene e con i tempi giusti. Al momento del rimbalzo anche la difesa a zona assume principi di quella a uomo. Che intendo? Se l’uomo davanti al nostro centro o ad uno dei nostri esterni bassi difensivi tira, la tendenza qual è? Il nostro difensore si gira per controllare l’esito del tiro e prendere il rimbalzo. Sbagliato. Il nostro difensore dovrebbe incollarsi al giocatore che ha tirato, tagliarlo fuori ed essere davanti per il rimbalzo. Questo vale anche per chi non ha il tiratore vicino, ma gli altri giocatori. Il primo pensiero non deve essere “farà canestro o meno”, ma “chi è l’uomo più vicino?”…ecco quello la palla non la deve prendere, ci sono io davanti, lui sta dietro e se la palla viene da questa parte salvo sfortunati rimbalzi lunghi, è mia. Queste discussioni hanno animato il nostro post partita più o meno, forse dimentico qualcosa, ma è già tanto, troppo così, no? Sulle prove dei singoli mi soffermo solo su quella di Denion per farlo contento: ah Denion e basta fare casino dopo due secondi con gli arbitri! Specie se parti con 2 su 2 da tre! Specie se hanno ragione perché, ahinoi, spesso ce l’hanno, premiano l’aggressività degli avversari, mentre noi sappiamo solo piagnucolare e fare i ganzi a dire “adesso lo faccio io di sopra” e puntualmente non si fa. Ad esempio un fallo è stato fischiato a Denion a rimbalzo in difesa: si trattava della quarta palla consecutiva che gli avversari prendevano nella stessa azione a rimbalzo…l’arbitro ci ha quasi salvato dando ragione a chi stava lottando con successo per raggiungere l’obiettivo….non mi sento di dargli torto! Tabellino: Pupa 10, Landrea 24, Strike 2, Denion 10, The Voice 1, Onzo 10, Presidente, Verga 3. All. Turri T2: 14/41 cioè 34%T3: 6/19 cioè 31,6% e tenete conto che dentro c’è il 75% del Denion (3/4) e il 66,7% di Onzo (2/3)TL: 15/21 cioè 71,4% e in pratica li ho tirati di merda solo io che li faccio solo in allenamento!RD: 16  RA: 9  RT: 25PP: 12  PR: 18Stoppate: 1 del PresidenteFalli: 24 e il Presidente “solo” 3?