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BOSTON E LAKERS, BUONA LA PRIMA! STASERA SI-MI


Boston Celtics-Detroit Pistons 88-79 (serie 1-0) I Boston Celtics si confermano imbattibili al Garden anche in gara 1 contro Detroit che tengono a bada con un’altra grande prova difensiva e con il super duo Pierce-Garnett. Tra i Pistons solo le prestazioni di Prince e McDyess sono all’altezza, Rasheed Wallace non regge il confronto con Kevin Garnett e Billups è lontano parente del giocatore solitamente leader della squadra. La ruggine di una intera settimana di riposo si nota in avvio di gara con un 8-0 istantaneo di Boston. Il primo canestro di Detroit è proprio di Billups (8-3) dopo quasi quattro minuti di gioco, ma la guardia dei Pistons deve attendere quasi 40’ prima di realizzare la seconda conclusione in azione. Billups, tornato in campo dopo due settimane di recupero dall’infortunio al polpaccio, si è visto ben poco durante il match, che ha concluso con 9 punti (3/6, 2/4 tl) e 2 assist. RONDO MEGLIO DI BILLUPS - Il matchup Billups-Rondo, che alla vigillia era dato per scontato in favore del veterano, ha visto invece prevalere il giovane play di Boston che ha giocato con una marcia in più rispetto a Billups e si è rivelato prezioso al fianco delle due colonne portanti dei Celtics, Pierce e Garnett. Anche KG ha dominato nel duello con Rasheed Wallace, trovando in Paul Pierce il perfetto complice per sfruttare con grandi risultati il pick and roll. Dopo l’esplosione in gara 7 contro Cleveland di Pierce, il capitano di Boston ha di nuovo sostenuto l’attacco di Boston giocando da playmaker aggiunto e creando opportunità per se stesso e per la squadra. Soprattutto nel secondo tempo quando Rivers ha deciso di far partire ogni gioco dalle mani ispirate di Paul Pierce. Il magnifico duo Pierce-Garnett ha chiuso con 48 punti complessivi e 10 assist, e con il concreto anche se breve contributo delle riserve House, Brown e Powe i Celtics non hanno sofferto le difficoltà di Ray Allen che non riesce a uscire dalla crisi nel tiro. La chiave del successo è stata la solita intensità difensiva a cui Detroit non ha saputo adattarsi. A parte Prince che il suo dovere lo fa sempre e McDyess autore di una doppia doppia (14+11), i Pistons hanno faticato molto a carburare e soltanto grazie ai tiri liberi sono riusciti a tenere il passo di Boston nel primo tempo (41-40). Boston: Garnett 26 (11/17), Pierce 22 (9/18), Rondo 11 (5/9), Allen 9 (3/10). Rimbalzi: Perkins 10. Assist: Rondo 7. Detroit: Prince 16 (7/16), Hamilton 15 (5/13), McDyess 14 (5/10), Wallace 11 (3/12), Billups e Stuckey 9. Rimbalzi: McDyess 11. Assist: Wallace 4. L.A. Lakers-San Antonio Spurs 89-85 (serie 1-0) Se la sono vista brutta per tutto il primo tempo e parte del terzo quarto, ma quando Kobe Bryant ha deciso di prendere la squadra in mano i Lakers hanno cambiato atteggiamento difensivo e sono riusciti a compiere una mini impresa, risalendo da un deficit di 20 lunghezze per passare in testa in un finale di gara combattutissimo. Il primo tempo è dominato da Parker e Duncan (che fa pagare ai Lakers la scelta di non raddoppiarlo) e gli Spurs accumulano un vantaggio di 10 punti (41-51) che diventano 8 alla fine del secondo quarto. Kobe Bryant fa la parte dello spettatore nella prima metà di gara e con lui faticano Fisher e Odom. Il trio ha all’attivo solo 6 punti complessivi e Bryant un anonimo 1/3 dal campo, con 4 assist. È l’energia delle riserve di Jackson a tenere vivi i Lakers nel primo tempo, e l’eccellente partenza di Radmanovic (5/5 per 10 punti). Duncan segna 16 punti e Parker ne mette 12, ma all’appello manca Ginobili, in difficoltà per tutto l’incontro. Phil Jackson all’intervallo si lamenta di una certa passività dei gialloviola, in particolare di Bryant: "Siamo poco aggressivi e Bryant sembra più interessato al triangolo delle Bermuda che a quello del nostro attacco"."Eravamo un po’ nervosi all’inizio e allora ho dovuto dare l’esempio e gli altri mi hanno seguito. Le Bermuda? - scherza Bryant dopo il grande pericolo scampato -. A volte sono più divertenti". L’ultima azione offensiva degli Spurs vede Parker penetrare e scaricare per Ginobili in angolo, ma non è serata per l’argentino che sbaglia la tripla a 9” dal termine. C’è un mucchio selvaggio a rimbalzo da cui viene fuori Sasha Vujacic che, fermato fallosamente da Finley, non trema dalla lunetta e sigla il 2/2 per il +4 a 7” dalla fine. Un grande successo dei Lakers che trovano morale dopo la clamorosa rimonta e per aver trovato la maniera di vincere anche in una partita dal punteggio basso che avrebbe dovuto favorire gli Spurs. L.A. Lakers: Bryant 27 (11/21, 4/4 tl), Gasol 19 (9/16), Radmanovic 10 (5/5), Vujacic 10 (3/8), Farmar e Odom 8. Rimbalzi: Odom 8. Assist: Bryant 9. San Antonio: Duncan 30 (12/25, 6/10 tl), Parker 18 (7/17), Bowen 12 (5/8), Ginobili 10 (3/13), Udoka 7. Rimbalzi: Duncan 18. Assist: Parker 6.DRAFT La Lotteria sorride ai Bulls. Reduce da una stagione davvero deludente che l’ha lasciata ancora senza un allenatore, Chicago può finalmente sorridere grazie all’inaspettato regalo della Dea Bendata. I Bulls, infatti, nonostante le bassissime probabilità (1.7%) conquistano clamorosamente la prima scelta assoluta al prossimo draft Nba, in programma il 26 giugno. Miami, la grande “favorita” (25%) per via del peggior record della stagione sceglierà invece per seconda, seguita da Minnesota, Seattle, Memphis e dai Knicks di Mike D’Antoni.