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CLAMOROSA BOSTON! 3-1


Un colpo letale. Boston sbanca (97 a 91) lo Staples Center in gara-4 delle finali Nba e si porta a una sola vittoria dal titolo Nba numero 17, il primo dal 1986. Lo fa nella maniera più impensabile, venendo travolta in avvio dai Lakers, che volano sul +22 nel primo quarto, toccano il +24 (45-21 a 6’30" dalla pausa), salvo poi subire la lenta ma metodica rimonta dei Celtics, che, con un parziale di 31-15 nel terzo quarto, raggiungono la parità prima di vincere con un finale di grande freddezza. Quella di Boston è la più grande rimonta nella storia delle finali Nba, perlomeno da quando vengono tenute le statistiche azione per azione, ovvero dal 1970-71. Ancora una volta Boston vince con una difesa da favola, che nel 2° tempo tiene i Lakers a 31 punti dopo i 58 dei primi 24’. Eroe della serata il sesto uomo James Posey, che chiude con 18 punti (4/8 da tre) in 25’, riuscendo a difendere anche con 5 falli e segnando le triple decisive. Bravissimo anche Eddie House (11 punti in 24’), che ha permesso a Boston di attaccare allargando il campo senza che Los Angeles battezzasse Rondo (indeciso e decisamente meno tiratore di House), come aveva fatto all’inizio, con Bryant sempre pronto a raddoppiare su Garnett (16 punti e 11 rimbalzi) in post basso. I Lakers ora si trovano davanti a un compito quasi impossibile: vincere gara-5 domenica e poi tornare a Boston ed espugnare due volte il Nuovo Garden. Kobe ha giocato una partita a due volti: passatore (6 assist) che ha coinvolto i compagni in avvio, solista nella ripresa, quando Paul Pierce (20 punti e 7 assist) ha difeso su di lui in maniera favolosa. Risultato: 6/15 al tiro nel 2° tempo e una sconfitta clamorosa. Anche se ovviamente non è colpa sua. Odom ha giocato un 1° tempo fantastico (15 punti con 7/7) ma è sparito nella ripresa, poco cercato e ben difeso. Ha chiuso con 19 e 10 rimbalzi. FINALE - Leon Powe, l’eroe di gara-2, firma un pareggio che sarebbe sembrato follia un’oretta prima (73-73). Pierce difende come un leone su Kobe e risponde a un canestro del 24 impattando nuovamente a 75 a -10’. Si gioca sul filo dei nervi, con una tensione pazzesca in campo. Bryant smette di fidarsi dei compagni, la chiave del +24 e ora gioca da solo, forzando molto e arrivando a 3/14 dopo lo 0/4 dei primi 24’. Eppure è ancora il Mamba Nero a firmare il 4-0 che porta L.A. sull’81-77, gli ultimi due punti con un’entrata favolosa che manda per le terre Posey. Ma i Celtics hanno mille vite. Tripla di Posey, due liberi di KG e primo sorpasso Boston firmato da Eddie House a 4’07" dalla fine sull’83-84. I Celtics volano con un quintetto inedito: House, Ray Allen, Pierce, Posey e Garnett. Ancora Allen, dopo una palla persa da Gasol, e KG, che finalmente attacca il canestro, danno a Boston un’impensabile + 5 (83-88) a 130 secondi dalla fine. Il differenziale negli ultimi 28’30" di partita è di 29 punti, in pratica un punto al minuto. Kobe penetra e Boston non lo raddoppia, segna ma gli rispondono prima Pierce (1/2 ai liberi), poi Posey da tre (87-92 a -1’13"). Fisher dall’angolo (questa volta sul raddoppio biancoverde su Kobe) mette il -3 (89-92 a -1’02"). Pierce va in lunetta a 46" dalla sirena e fa 89-94. Gasol risponde 6" dopo (91-94). Poi la giocata della partita. Isolamento per Ray Allen, marcato da Vujacic, battuto in uno contro uno, senza aiuto dai compagni, per il facile sottomano che chiude il match a 16" dalla sirena. Pazzesco.