CENTOBIMBI

UNA RIFLESSIONE PERSONALE


 UN’ ALTRA PORTA SBATTUTA IN FACCIA AI NOSTRI BIMBI.Mercoledì 28 aprile alle ore 19.00 in seduta ordinaria si è svolta una convocazione del Consiglio Comunale di Cento. Al centro del dibattito, tra l’altro molto accesso, l’ordine del giorno presentato dai consiglieri Catullo Nalin (Unire la Sinistra), Claudio Tassinari (misto) e Marcella Cariani (Pd) riguardante l’istituzione di una commissione speciale sui fabbisogni scolastici 2010/11 e 2011/12. La proposta partiva dall’idea di un tavolo permanente sulla scuola presentata durante il Consiglio Comunale straordinario del 24 marzo dal Presidente del Consiglio del 1° Circolo didattico di Cento, proposta lanciata su questo blog in data 23 marzo 2010 e spedita a tutti i consiglieri comunali il 24 marzo mattina ( il testo integrale della proposta è leggibile nel post n° 76)  Un tavolo che coinvolgesse Comune, forze politiche, genitori, docenti e dirigenza scolastica per monitorare e verificare fianco a fianco le problematiche e le soluzioni proposte.Ebbene, l’ordine del giorno è stato fatto ritirare ed è stato ritirato, nonostante la richiesta fosse quella di una parvenza di tavolo aperto, allargata al massimo ai due dirigenti dei due Circoli e ai due presidenti di Circolo. E’ singolare poi il ritiro dell’ordine del giorno da parte dei consiglieri proponenti. In tale sede, per altro, si è assistito solo a della dietrologia e alla solita bagarre di partiti. Non si è minimamente dato peso alle 508 lettere dei genitori, presentate all’ufficio protocollo, alle 1300 firme raccolte tra maggio e giugno del 2008, alle biciclettate, alle discussioni dello scorso anno sulla sicurezza delle scuole da parte di centobimbi (definite accanimento mediatico, evidentemente va di moda). Come se non ci fosse alcun problema scuola.Valutate voi:Scuole Pascoli: 18 bagni per 492 bambini, una media di quasi 28 bimbi per bagno. Un ”bunker” come refettorio nel cortile della scuola. Turni per andare in bagno, in cortile, a mensa. Niente laboratori. Niente palestre interne in quanto riconvertite ad aule: solo una palestra per le Carducci presso la bocciofila e un’aula adibita a palestra presso i Frati della Rocca per i 492 bambini delle Pascoli. Nessuna Sala insegnanti.Assenza di scala anti incendio presso la scuola Don Milani di Corporeno.Tutto questo in un periodo di stravolgimenti e grossi cambiamenti del nostro paese, in un momento in cui aumentano il numero delle classi rispetto al numero delle aule, a causa del taglio degli organici a livello nazionale.Il Comune di Cento continua pertanto nella sua arrogante chiusura. L’ennesima porta sbattuta in faccia. D’altronde non esiste peggior sordo di chi non vuole ascoltare.  Eppure non mancano, molto vicino a noi, esempi positivi da cui trarre spunto:Un tavolo permanente è attualmente in atto a S.Agostino, legato alle problematiche scolastiche ed è già alla sua terza convocazione dal 18 febbraio di quest’anno. Qualche anno fa, invece,  un “tavolo di lavoro” è stato attuato a Ferrara per realizzare il progetto Ferrara Città Bambina, allargato addirittura agli alunni delle scuole elementari. Facilitatori hanno affiancato bambini e tecnici del comune per tradurre il linguaggio di due mondi così diversi. Tutto questo allo scopo di realizzare spazi scolastici e pubblici il più vicini possibili alle esigenze dei bambini. L’esempio dell’operato di questi amministratori della vita pubblica, di queste due realtà,  dimostrano la fattibilità di certi progetti nel momento stesso in cui ci sia buon senso e la volontà di attuare certi disegni, rendendo partecipi le parti.A Cento, invece, sembra che ciò non sia possibile, ha prevalso la solita filosofia partitica, le solite liti, il solito incolparsi a vicenda, di cui la maggior parte di cittadini è ormai arcistufa. Stanchi degli errori degli amministratori che alla fine non pagano mai i loro sbagli e che con il loro atteggiamento minano e colpiscono noi contribuenti e il futuro dei nostri figli. Quando penso alla scuola ho in mente un concetto universale, ribadito dai ministri della pubblica istruzione degli ultimi trent’anni:  una comunità educante con bambini, docenti e  genitori che interagiscono allo scopo di preparare gli adulti del futuro, in un ambiente quanto possibile sereno e piacevole. Come si può pensare di costruirlo, migliorarlo, adattarlo escludendo anche solo una di queste componenti?Il Comune lo ha fatto escludendo tutti in un colpo solo. La considerazione del nostro Comune della scuola è quella di un grosso contenitore da riempire di bimbi e docenti. Alla fine  il problema è stato rimandato alla commissione scuola /contenitore esistente, che di fatto, non si è mai attivata seriamente sul problema scuola. Lo dimostra il fatto che a meno di un mese dalla fine dell’anno scolastico non si sa quale soluzione tampone adotterà il comune per l’esubero di iscritti del prossimo anno. Al momento non si è nemmeno tenuto minimamente conto che da settembre 2009 a marzo 2010, ci sono stati 42 iscrizioni in corso d’anno nel nostro Circolo. Una soluzione tampone che sarà imposta e di cui il comune dovrà assumersene totalmente la responsabilità.L’auspicio è che il Consiglio di Circolo scolastico di Cento, di cui faccio parte, non si faccia contagiare, ne oggi, ne in futuro, dal modo di pensare dei nostri amministratori, o peggio si arrenda. Occorre prodigarsi come non mai, con quel poco che c’è concesso, per coinvolgere sempre di più le varie componenti della scuola e per chiedere soluzioni al problema.Concludo invitando tutti a visitare il sito di una scuola centese per rendersi conto di cosa vuol dire coinvolgere alunni e genitori:  L’ISIT Bassi-Burgatti che quest’anno ha incrementato del 40% le sue iscrizioni. Segno che la buona politica premia.  Alessandro Ciucci