Una mela

..ancora sull'ascensore


dal web (Italica):"[....] Quando mi sarò deciso d'andarci, in paradiso ci andrò con l'ascensore di Castelletto, nelle ore notturne, rubando un poco di tempo al mio riposo. [...]" (Giorgio Caproni - "Passaggio di Enea" - L'ascensore) (...ancora la strofa di ieri...
)A questi versi Lele Luzzati associava il pensiero di Genova, della casa di Castelletto in cui abitava da quando era nato, nel 1921, la stessa casa in cui si è spento il 27 gennaio 2007, per ironia della sorte proprio il Giorno della Memoria, quando avrebbe dovuto raccontare ai ragazzi delle scuole "come si diventa un ebreo artista" e avrebbe dovuto ricevere il "Grifo d'oro".Diplomato a Losanna, dove si era rifugiato per sfuggire alle persecuzioni razziali, all'Ecole des Beaux Arts, Luzzati esordisce disegnando scene per il teatro. Tornato in Italia alla fine della seconda guerra mondiale, si dedica all'attività di illustratore, decoratore e ceramista, oltre a quella di scenografo e costumista per i più importanti teatri, tra cui La Scala. Negli anni '60, insieme a Giulio Giannini, realizza i titoli di testa de "L'armata Brancaleone" e "Brancaleone alle Crociate" di Mario Monicelli e si dedica al cinema di animazione con il cartone "I paladini di Francia", cui seguirono, tra gli altri, "La Gazza ladra" (1964) e "Pulcinella" (1973), che gli valsero due nomination all'Oscar. Nel 1975 fonda, insieme a Tonino Conte, il "Teatro della Tosse" di Genova, un "teatro volutamente instabile", di sperimentazione e divertimento, in cui classici della letteratura come il Decamerone di Boccaccio si animano dei costumi e delle scene disegnati dal Maestro. Illustratore di raro talento, ha realizzato centinaia di libri, da "Pulcinella", Re Artù, "Papageno e Papagena" a "Il Milione". Genova ricorda con diverse manifestazioni il maestro:http://www.museoluzzati.it/pag.php?id=2 E ancora per  alcuni giorni anche  Roma:http://www.casadeiteatri.culturaroma.it/