Una mela

Non è cambiato niente


In questo mondo virtuale dei blog, che a volte sembra evanescente, quasi volatile, capita anche di imbattersi in post che arrivano al cuore come lame affilate.L'ho appena letto:una mamma che aspettava la diagnosi della malattia del suo bimbo di pochi mesi viene liquidata dal reparto dell'ospedale di Trieste con una busta che pesa più di un macigno. Dice che suo figlio ha la forma più grave di una malattia rara .Mi domando  dove sono in questo ospedale gli psicologi, le assistenti sociali, o semplicemente le persone che hanno un po' di umanità . Sono esterefatta perchè anche a me è capitata una sorte simile, molti anni fa. Speravo che qualcosa fosse cambiato, che queste storie non si ripresentassero. Invece ho rivissuto la pagina più assurda della mia vita. Ma come è possibile? Cosa possiamo fare concretamente perchè non ci siano più atteggiamenti come questo nei confronti di una madre, di una famiglia che ha bisogno di aiuto e partecipazione?