Una mela

Arrivederci Don Oreste...


Era mattino presto quando incontrai Don Oreste qui a Genova, nella casa della associazione Giovanni XXIII, lui arrivava da una nottata sulla strada a parlare, ascoltare e pregare con le prostitute.La sua stanchezza era solo nell'andatura... nel sorriso no.E venne il mio turno. Da quando, insieme a mio marito, avevamo pensato dientrare in comunità, avevo bisogno di chiarire il concetto di povertà.Ora Don Oreste mi spiegava che la partenza era il cuore.Mi rassicurò, non tanto pèrchè io pensavo di essere troppo ricca, ma perchèmi  preoccupavo tanto del concreto.Dopo quest'incontro andammo anche a Rimini alla tre giorni nazionale.Poi  non ce la siamo sentita di dire si, parlando di questa esperienza con una coppiadi amici, è successo che il si l'hanno detto loro.E adesso ILaria e Mauro sono in calabria con la loro famiglia dal numero variabile ,dal quotidiano faticoso.Siamo in contatto con questi  amici  che sulla strada tracciata dal Don,  si sono rimboccati  le maniche e hanno messo al centro della loro vita Gesù e quindi i poveri, i malati, gli esclusi. La radicalità della scelta esige molto, ma quanto si "guadagna" a viverla?Don Oreste e la sua vita ce lo hanno spiegato ampiamente.Beati i poveri.....Eva