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Attività del Centro di Documentazione sul Territorio e la Cultura locale di Alesso di Trasaghis (UD)

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LIBRI SUL TERRITORIO: Memorie di un esodo

Post n°4 pubblicato il 04 Gennaio 2007 da centro_doc_alesso
Foto di centro_doc_alesso

Nell’ottobre del 1944, la gente del Comune di Trasaghis pagò un prezzo assai elevato per l’appoggio dato dalla popolazione civile al movimento della Resistenza: dopo alcune giornate di combattimento con tedeschi e repubblichini impegnati in una massiccia offensiva, le forze partigiane vennero costrette a ritirarsi e, nel giro di poche ore, gli abitanti di diversi  paesi furono obbligati dai nazifascisti ad abbandonare le proprie case e ad andare incontro ad un destino pieno di incognite, alla ricerca di un’incerta ospitalità, vedendo contemporaneamente le proprie abitazioni venire occupate dai cosacchi.

Lo sfollamento, che si protrasse per diversi mesi, segnò uno spartiacque indelebile, destinato a rimanere dolorosamente nella memoria, ad essere tramandato per generazioni, ad essere magari dolorosamente rivissuto negli animi assistendo ad analoghi fenomeni accaduti anche recentemente in Europa.

Una vicenda, quella dello sfollamento e dell’arrivo dei cosacchi, impressa solamente nella memoria degli involontari protagonisti, giacché nessuno, nel dramma di quei momenti, aveva certamente pensato di raccogliere documentazione fotografica. Eppure questa operazione, “dall’altra parte”, era stata fatta: da parte dei nazifascisti si trattava di un’operazione militare in piena regola, condotta con “metodo” (non a caso, per i reparti impiegati, venne poi richiesta la concessione di una specifica ricompensa al valore) e meritevole quindi di essere documentata. Al seguito dei nazifascisti c’era un fotografo ufficiale, Markert, che riprese una quarantina di immagini ritraenti il sopralluogo del capo dei cosacchi in Italia, il generale Domanov e del Comandante delle SS e della Polizia della Provincia di Udine, von Alvensleben, intenti ad attraversare il Tagliamento per spingersi sino ad Alesso, a “suggellare” la conclusione della vittoriosa operazione. Le immagini del fotografo documentano però anche  due importanti fenomeni contemporanei: lo sfollamento dei civili di Trasaghis e Braulins e l’avvio del trasferimento delle popolazioni cosacche da oltre Tagliamento ai paesi del Comune di Trasaghis, per occupare la terra che era loro stata promessa.

Queste fotografie rimasero quasi tutte inedite e, dopo la guerra, finirono – probabilmente ad opera dei partigiani jugoslavi – in un museo di Lubiana. Qui sono state rintracciate da uno storico friulano, Stefano Di Giusto e da quel ritrovamento è nata l’idea di farle conoscere e pubblicarle, offrendo un importante “strumento di memoria” per coloro i quali quelle vicende hanno vissuto ed uno “strumento di conoscenza” per quanti, invece, di quelle vicende, hanno solo vagamente sentito parlare.

Grazie alla disponibilità del Muzej novejše zgodovine di Lubiana, il Comune di Trasaghis ha acquistato copia dell’intero fondo, riprodotto poi integralmente in una pubblicazione, Memorie di un esodo. I giorni dello sfollamento dell’ottobre 1944 e dell’occupazione cosacca nel Comune di Trasaghis, stampato  nel 2003 dalle Arti Grafiche Friulane.

Le fotografie vengono introdotte da una ampia sintesi storica curata da Pieri Stefanutti (Resistenza, sfollamento, occupazione cosacca nel Comune di Trasaghis. Note per una ricostruzione storica) e dalle note illustrative di Stefano Di Giusto, “L’offensiva nazifascista dell’ottobre 1944 nelle foto del Muzej novejše zgodovine  di Lubiana” che analizza la “macchina propagandistica” nazista e le caratteristiche del fondo fotografico. Segue la riproduzione dell’intero fondo fotografico, sulla base della catalogazione curata da Decio Tomat e dallo stesso Di Giusto

Ne emerge quindi, come sottolinea nell’introduzione il  Sindaco di Trasaghis Ivo Del Negro, “un quadro di straordinaria importanza per la ricostruzione delle vicende del Comune nel corso della seconda guerra mondiale”.

 
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