Da Trasaghis al Lago

LIBRI SUL TERRITORIO: Ottavio Bottecchia, quel mattino a Peonis


 Sulla fine di Ottavio Bottecchia, il primo ciclista italiano capace di vincere due Tour de France, che venne trovato sanguinante sul ciglio di una strada a Peonis, il 3 giugno 1927, soccorso e trasportato all’ospedale di Gemona, sulla sua lunga agonia,  sulla morte sopravvenuta dodici giorni dopo, sono nate tante versioni che hanno attribuito quella morte a un incidente, all’aggressione per futili motivi, alla violenza per fini politici. A quasi ottanta anni di distanza, il Comune di Trasaghis, con la pubblicazione del libro “Ottavio Bottecchia, quel mattino a Peonis”, edito dal Comune nel 2005 con la collaborazione del Centro di Documentazione sul territorio ed il contributo della Provincia di Udine e della Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, invita a una meditata  “rilettura” del caso: un complesso lavoro di ricerca ha portato alla raccolta di nuove testimonianze, all’esame ed al raffronto delle diverse fonti, alla formulazione di qualificati pareri medici capaci di dire, forse, una parola definitiva sul caso, un contributo  - quindi - per ribadire la verità storica, al di là di tante, troppe dicerie.Il libro, curato da  Pieri Stefanutti, propone  infatti un confronto delle diverse ipotesi, un’analisi medica delle risultanze della cartella clinica della degenza ospedaliera di Bottecchia sino all’individuazione di una possibile chiave di lettura della vicenda sulla base di ulteriori testimonianze e documentazione aggiuntiva, per giungere alla conclusione che la fine di Bottecchia fu dovuta a una tragica fatalità e non ad aggressioni di alcun tipo.