Creato da: centro_doc_alesso il 02/01/2007
Attività del Centro di Documentazione sul Territorio e la Cultura locale di Alesso di Trasaghis (UD)

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Foto del Centro sul MV: in piazza ad Alesso nel 1947

Post n°213 pubblicato il 26 Marzo 2017 da centro_doc_alesso
 
Foto di centro_doc_alesso

Il Messaggero Veneto del 23 marzo ha poubblicato un'altra immagine inviata dal Centro di Documentazione.

La didascalia originale recitava:

 

Un gruppo di amici di Alesso in piazza, prima di partire emigranti

 

La foto,  segnalata da Francesca Stefanutti al Centro di Documentazione sul Territorio del Comune di Trasaghis, è stata scattata  verso il 1947 sulla piazza di Alesso, sui gradini di ingresso all’osteria e macelleria, tradizionale luogo di incontro e discussione. Si riconoscono, da sinistra: Pietro Rabassi “Taiz”, Ferruccio Stefanutti “Lopa”, Giovanni Stefanutti “Careta”, Primo Turisini “Crosta”, Manlio Picco “Tarneban”, Pietro Valent “Buduc”, Ettore Cucchiaro “Filosa” e infine Giovanni Stefanutti “Galda” . Era finita da poco la guerra e diversi di quegli amici sarebbero ben presto partiti emigranti,  oltre che sui cantieri italiani, anche in Francia, in Belgio e  uno addirittura in Australia.

 

 

 
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Foto del Centro sul MV: un giorno normale ad Alesso

Post n°212 pubblicato il 07 Marzo 2017 da centro_doc_alesso
 
Foto di centro_doc_alesso

Il Messaggero veneto del 7 marzo 2017 ha pubblicato un'altra immagine inviata dal centro di Documentazione.

La didascalia originale recitava:

 

Alesso anni ’50: un gruppo di amici in piazza

 

La foto, inviata dal Centro di Documentazione sul Territorio del Comune di Trasaghis, è stata scattata negli anni '50 sulla piazza di Alesso, sui gradini di ingresso all’osteria e macelleria. Si riconoscono in piedi: Cecilia Stefanutti Careta, Remo Cucchiaro  Pici, Giacomino Franzil Pipul,  Pietro Franzil Pipul, Pietro Stefanutti Boz,Gio:Battista Stefanutti Podar, Alfredo Zuliani Dus; seduti: Floreano Cucchiaro Baula, Angelo Stefanutti Petenel e Fortunato Zuliani Dus.

 
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Foto del Centro sul MV: un'orchestrina degli anni '30

Post n°211 pubblicato il 05 Marzo 2017 da centro_doc_alesso
 
Foto di centro_doc_alesso

Il Messaggero Veneto del 4 marzo 2017 ha pubblicato una fotografia proveniente dall'Archivio del Centro di Documentazione.

La didascalia originale recitava:

 

Tre suonatori di Alesso

La foto, inviata dal Centro di Documentazione sul Territorio del Comune di Trasaghis, ritrae tre amici, Pieri di Pieressùt, Agnul di Sau e Venusto di Cjandìn, con gli strumenti di un piccolo  gruppo musicale costituitosi ad Alesso negli anni ’30 per suonare in occasione di matrimoni o durante il carnevale. 

 

 
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Consuntivo 2016 e programmi 2017 per il Centro di Documentazione

Post n°210 pubblicato il 06 Febbraio 2017 da centro_doc_alesso
 

Dal Centro di documentazione una monografia su Avasinis

 

TRASAGHIS. Dopo un anno di consistente attività sia in occasione dell'anniversario del terremoto che del ponte di Braulins, procede l'attività del centro di documentazione sul territorio e la cultura di Trasaghis. Tra le attività messe in cantiere per quest'anno, l'amministrazione comunale e la direzione del centro, con la collaborazione di esperti esterni e locali, hanno avviato la raccolta di materiali e di testimonianze per la futura realizzazione di un volume monografico sulla frazione di Avasinis.

Altri percorsi di ricerca riguardano invece il periodo della prima guerra mondiale nel comune di Trasaghis e nelle zone circostanti, e la pubblicazione, in collaborazione con l'Ecomuseo della Val del lago, di una tesi di laurea sulle piante officinali tipiche della zona e una ricerca sull'intervento e sull'azione del famoso fotografo Silvio Maria Buiatti che negli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale fu per parecchio tempo in zona a documentare gli aspetti paesaggistici dei paesi e soprattutto del lago.

Negli scorsi mesi, proprio con l'Ecomuseo la collaborazione è stata molto intensa, tanto è vero che ha portato alla pubblicazione di due quaderni che illustrano le caratteristiche del territorio e riprendono le ricerche che Sabino Leskovic aveva fatto negli anni '40 e '50 relativamente al patrimonio delle leggende popolari del territorio attorno al lago. E' stata inoltre completata, ed è di prossima pubblicazione, una ricerca storica (a cura di Pieri Stefanutti e Decio Tomat) sulle alluvioni che hanno colpito il territorio nei secoli e sui conseguenti interventi per garantire la sicurezza idrogeologica. In merito all'anniversario del ponte di Braulins va ricordata anche la realizzazione di alcuni pannelli che rimangono esposti in forma permanente sulla facciata della biblioteca. (p.c.)

(Messaggero Veneto, 5 febbraio 2017)


 


 
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Un Lunari sull'esperienza delle baracche

Post n°209 pubblicato il 29 Dicembre 2016 da centro_doc_alesso
 
Foto di centro_doc_alesso

La nuova edizione del “Lunari di Dalés”, il tradizionale calendario dedicato ogni anno alla documentazione su aspetti caratteristici della storia e delle tradizioni di Alesso e scritto sempre rigorosamente “par furlan” sarà presentata venerdì 30 dicembre, alle 20.30, nel Centro Servizi di Alesso. L’edizione 2017 si intitola “Ta baràca ” ed è in primo luogo dedicata al periodo che, a partire da quarant’anni fa, la gente di Alesso, come quella di tutta l’area terremotata, ha passato nel ricovero provvisorio dei prefabbricati. Vengono così ricordate le principali baraccopoli (Cjalcôr, Pidibarcjas, Presa, Oncedis) e la nuova organizzazione messa in piedi, con le osterie, i negozi, la scuola, la chiesa funzionanti nei prefabbricati.


Il Lunari si occupa però, con la sua documentazione fotografica, anche di “altre baracche”: da quelle allestite in riva al Lago per incrementare il turismo a quelle del lavoro sui cantieri dell’emigrazione, per citare anche quelle adoperate in “altri” terremoti (quelle attuali della Protezione Civile impegnata spesso in interventi di soccorso a popolazioni colpite da calamita).
Il Lunari è stato redatto da un gruppo redazionale ormai affiatato, che ha già curato, negli anni scorsi,la realizzazione di più di venti edizioni: Zuan Cucchiaro, Luigi Stefanutti, Pieri Stefanutti, Decio Tomat, Elena Vidoni e don Giulio Ziraldo. Rilevante è, come sempre, la partecipazione della popolazione, invitata – anche tramite facebook – a collaborare nella raccolta di fotografie (una settantina quelle pubblicate sul Lunari) e informazioni.
Edito dalla Parrocchia di Alesso col contributo del Comune di Trasaghis e la collaborazione del Centro di Documentazione sul Territorio, il Lunari, stampato dalla Graphis di Fagagna, sarà, dopo la presentazione, in distribuzione nei principali esercizi pubblici del paese.

 

(da: http://news.rsn.it/ad-alesso-trasaghis-si-presenta-lunari-dales/)

 
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Braulins, pannelli per illustrare la storia del ponte

Post n°208 pubblicato il 26 Settembre 2016 da centro_doc_alesso
 
Foto di centro_doc_alesso

Nell'attività dell'Ecomuseo e del centro di Documentazione dello scorso anno è stata realizzata una iniziativa per ricordare l'anniversario dei 100 anni dalla costruzione del ponte di Braulins che, grazie alla collaborazione dell'Associazione Pense a Maravee di Gemona, ha consentito di realizzare la stampa di calendari celebrativi, un inserto nella pubblicazione periodica dell'Associazione, la realizzazione di un filmato, la rivisitazione della canzone "Sul puint di Braulins" in chiave moderna, due serate di presentazione dell'iniziativa realizzate a Gemona e Trasaghis e l'attività nelle scuole del territorio.

L'iniziativa prevedeva anche una "coda" da realizzarsi assieme all'Associazione "Noi di Braulins" alla fine del mese di settembre, in occasione della festa paesana organizzata dagli abitanti della frazione di Braulins con il patrocinio del Comune di Trasaghis per il centenario del ponte . Per questa occasione sono stati realizzati 4 pannelli informativi (a cura di Luigi Stefanutti con la collaborazione grafica di Manuel Stefanutti) illustranti la storia e le caratteristiche del ponte che sono stati  esposti permanentemente nella piazza antistante la chiesa della frazione, posizionati sulle pareti della biblioteca comunale rivolte verso la piazza.

Nella giornata di  domenica 25 settembre i pannelli sono stati ufficialmente presentati con le relazioni introduttive del Presidente dell'Ecomuseo Ivo Del Negro e del responsabile del Centro di Documentazione Pieri Stefanutti.

 
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Impegno del Centro per le mostre fotografiche sul dopo-terremoto

Post n°207 pubblicato il 28 Maggio 2016 da centro_doc_alesso
 
Foto di centro_doc_alesso

Mostre fotografiche sul dopo-terremoto nei paesi del Comune di Trasaghis (UD)

Ogni paese del Comune di Trasaghis è riandato col ricordo al drammatico terremoto di quarant'anni fa. Le diverse mostre fotografiche proposte hanno fornito un supporto visivo per la memoria a chi "c'era" e per la conoscenza a chi "è venuto dopo"

 

Nel Comune di Trasaghis la riflessione sul quarantennale del terremoto è stata caratterizzata anche dalla proposta, in ogni singolo paese, di mostre fotografiche o presentazioni multimediali capaci di documentare visivamente il passaggio dai danni del terremoto alla ricostruzione.
Le diverse iniziative sono state gestite dalle Associazioni locali e coordinate attraverso alcune riunioni operative tenutesi in municipio. A tutti i paesi è stato messo a disposizione materiale fotografico conservato nell'Archivio del Centro di Documentazione sul Territorio, integrato poi da ulteriore materiale raccolto in loco.

Ad Alesso il 6 maggio, in una serata proposta dal Pro Loco di Alesso con la collaborazione del Gruppo Corale e della Parrocchia, si è avuta in piazzetta di Alesso la proiezione di una serie di immagini e video (proposte dal Centro di Documentazione) a testimoniare il percorso compiuto da Alesso dalle scosse alla ricostruzione.

Nel Centro Servizi di Avasinis è stata proposta la mostra fotografica “Il grant spavent al è rivât as 9 di sera”, curata dalla Pro Loco di Avasinis con la collaborazione delle diverse Associazioni del paese . Buona parte delle foto sono opera del fotografo Walter Menegaldo, ma parecchie sono state raccolte tra la popolazione o fornite dal Centro di Documentazione. Una sezione della mostra è stata curata dai bambini della Scuola dell'Infanzia che hanno partecipato all'iniziativa proponendo specifici elaborati.

L'associazione “Noi di Braulins” ha proposto la mostra fotografica “59 secondi. Terra trema”, inaugurata domenica primo maggio nella canonica di Braulins. Nella mostra sono state presentate immagini (fornite dal Centro di Documentazione e raccolte tra la gente), filmati e oggetti sul periodo del terremoto.

Ad Oncedis, nel loggiato della antica casa Neca-Stupìs, è stata predisposta la mostra fotografica "Gocce di Memoria. Oncedis 1976-2016" allestita da Fabiana Zilli con la Biblioteca comunale e i volontari della borgata per ricostruire l'aspetto e la vita quotidiana di Oncedis prima del terremoto, i danni arrecati dal sisma ed il percorso della ricostruzione.

A Peonis è stata allestita una mostra fotografica, con materiale fornito dal Centro di Documentazione, sui danni del terremoto e i momenti della ricostruzione. Si sta pensando di renderla definitiva a costituire uno "spazio della memoria" permanente.

A Trasaghis, sul sito della vecchia chiesa, c'è stata il 6 maggio la proiezione di due video inediti sul prima ed il dopo-terremoto, Nelle vicinanze, sui luoghi dov'erano le case del vecchio paese è stata proposta la mostra fotografica "Lì ch'al era Trasâgas" curata da Luigi e Giraldo De Colle e da Gian Michelino Cecchini, con la collaborazione della popolazione e integrata da materiali fotografici forniti dal Centro.

Tutte le diverse proposte hanno avuto il patrocinio della Amministrazione comunale di Trasaghis.

 (pubblicato su  http://www.comunicati-stampa.net/com/mostre-fotografiche-sul-dopo-terremoto-nei-paesi-del-comune-di-trasaghis-ud.html )

 
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Foto del Centro sul MV: emigranti in Belgio

Post n°206 pubblicato il 19 Marzo 2016 da centro_doc_alesso
 
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Emigrati da Alesso al Belgio

La foto, inviata dal centro di Documentazione del Comune di Trasaghis, è stata scattata in Belgio nei primi anni '60 e ritrae due emigranti di Alesso, Ugo e Ferruccio, che in un momento di pausa dal lavoro si erano concessi un gelato in piazza. 

(Pubblicata sul "Messaggero Veneto" il 18 marzo 2016)

 
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Il Lunari 2016 è dedicato alla gente di Alesso sotto le tende

Post n°205 pubblicato il 28 Dicembre 2015 da centro_doc_alesso
 
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Sarà presentata mercoledì 30  dicembre, alle 20.30, nel Centro Servizi di Alesso, la  nuova edizione del "Lunari di Dalés", il tradizionale calendario  dedicato ogni anno alla documentazione su aspetti caratteristici della storia e delle tradizioni di Alesso. L’edizione  2016 si intitola  “Sot da tenda ” ed è in primo luogo dedicata ai mesi che, quarant'anni fa,  la gente di Alesso, come quella di tutta l'area terremotata, ha passato nel ricovero provvisorio sotto le tende. Vengono così ricordate le tre tendopoli (il campo A, il campo B e quella di Oncedis) e l'organizzazione messa in piedi, con le strutture di distribuzione di cibi e vestiario, la scuola, le assemblee, le funzioni religiose. Particolare attenzione viene riservata alla esperienze che vivevano i bambini sotto le tende e ai matrimoni ed ai battesimi che in mezzo alle tende trovarono una nuova cornice. Il materiale offerto dal Lunari è anche una occasione per rinnovare il ringraziamento a quanti (militari e volontari) diedero il loro aiuto ai terremotati nell'estate del 1976. 
Il Lunari  si occupa però, con la sua documentazione fotografica, anche di "altre  tende": da quelle dei campeggiatori a quelle del servizio militare, per citare anche quelle adoperate in "altri" terremoti (presenti alcune rare foto del terremoto del 1928 per arrivare a quelle attuali della Protezione Civile impegnata spesso in interventi di soccorso a popolazioni colpite da calamita).
Il Lunari è stato redatto da un gruppo redazionale ormai affiatato, che ha già curato, negli anni scorsi, l’edizione di una ventina di numeri: Zuan Cucchiaro, Luigi Stefanutti, Pieri Stefanutti, Decio Tomat, Elena Vidoni e don Giulio Ziraldo. Rilevante è, come sempre, la partecipazione della popolazione, chiamata - anche tramite facebook - a collaborare nella raccolta di fotografie (una sessantina quelle pubblicate sul Lunari) e informazioni. 
Edito dalla Parrocchia di Alesso col contributo del Comune di Trasaghis e la collaborazione del Centro di Documentazione sul Territorio, il Lunari, stampato dalla Graphis di Fagagna, sarà, dopo la presentazione,  in distribuzione nei principali esercizi pubblici del paese.

 
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Foto del Centro sul MV: sul ponte di Braulins nel 1939

Post n°204 pubblicato il 26 Dicembre 2015 da centro_doc_alesso
 
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Lavori sul ponte di Braulins nel 1939

 

 

La foto, proveniente dall'archivio del Centro di Documentazione del Comune di Trasaghis, è stata scattata da Olivo Turisini nel marzo 1939 e documenta i lavori di riparazione del ponte di Braulins le cui arcate erano state spazzate via da una piena del Tagliamento nel novembre 1938. La foto è stata inserita anche nel calendario dedicato da Pense e Maravee e dall'Ecomuseo della Val del Lago ai cent'anni del ponte di Braulins.

 

(Messaggero Veneto, 24 dicembre 2015

 
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Il Centro collabora all'uscita del Lunari sui 100 anni del Puint di Barulins

Post n°203 pubblicato il 19 Dicembre 2015 da centro_doc_alesso
 
Foto di centro_doc_alesso

Il Centro di Documentazione ha collaborato, fornendo materiale fotografico e bibliografico, alla uscita del  calendario 2016 di Pense e Maravee, realizzato in collaborazione con l'Ecomuseo della Val del Lago e dedicato al puint di Braulins. E' un viaggio raccontato attraverso le immagini, che ripercorrono le vicissitudini del ponte e dei suoi abitanti, durante i secoli. Martedì 15 dicembre alle 20.30 il calendario è stato presentato a Gemona del Friuli, negli spazi della Sala Consigliare di Palazzo Boton. Durante la serata  sono intervenuti Angelo Floramo (presidente della Biblioteca Guarneriana di San Daniele) e lo storico Pieri Stefanutti. A seguire  è stato proiettato un video dedicato al ponte, realizzato da Bruno Pisani e Giovanni Tuti.  Hanno concluso  la serata le musiche dei Cuinon? e l'assaggio dei Luvins. A Trasaghis il 17 dicembre, presso il Municipio, dopo il saluto del sindaco Augusto Picco e del rappresentante dell'Associazione "Noi di Braulins" Enrico Masiero, sono intervenuti  Pieri Stefanutti (responsabile del Centro) e Enos Costantini (coordinatore editoriale di Tiere Furlane). A seguire, anche qui, è stato proiettato il video realizzato da Bruno Pisani e Giovanni Tuti, con le musiche dei Cuinon?   Il lunari dedicato al ponte di Braulins, realizzato da Pense e Maravee con la collaborazione dell’Ecomuseo Val del Lago, e il contributo della Regione Friuli Venezia GiuliaComunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, i comuni di TrasaghisBordano, e Cavazzo Carnico, viene distribuito  in allegato al numero 100 del giornale.

 
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Foto del Centro sul MV: giocatori di bocce nel 1957

Post n°202 pubblicato il 06 Dicembre 2015 da centro_doc_alesso
 
Foto di centro_doc_alesso

Giocatori di bocce nel ’57 a Trasaghis

 

 

La foto, inviata dal Centro di Documentazione sul Territorio del Comune di Trasaghis, ritrae due giovani di Alesso, Aldo Cucchiaro "Tina" e Zuliano Stefanutti "Ghita" intenti nel 1957 a giocare a bocce nel "zûc di balas", il campo, in via Libertà, che era un punto di ritrovo irrinunciabile per giovani e meno giovani

 

 

05 dicembre 2015 , Messaggero Veneto

 
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Foto del Centro sul MV: sui monti di Alesso con prà Ugo

Post n°201 pubblicato il 12 Settembre 2015 da centro_doc_alesso
 
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Un’escursione dei ragazzi di Alesso nel 1951

 

 

Questa foto, proveniente dal Centro di Documentazione sul Territorio e la Cultura locale di Alesso, è stata scattata in un ruscello sulle montagne nel 1951 e ritrae un gruppo di ragazzi e collaboratori della chiesa durante un'escursione estiva con il sacerdote. In primo piano, infatti, c'è "prà Ugo", l'allora vicario di Alesso don Ugo Modotti (che fu poi per molti anni parroco di San Paolino a Udine)

 

(Messaggero Veneto, 11 settembre 2015)

 
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Foto del Centro sul MV: pellegrini sul Lussari

Post n°200 pubblicato il 31 Agosto 2015 da centro_doc_alesso
 
Foto di centro_doc_alesso

Pellegrini sul santuario del monte Lussari nel 1967

 

 

La foto, inviata al Messaggero Veneto dal Centro di documentazione del Comune di Trasaghis, è stata scattata sul monte Lussari nel 1967 e ritrae un folto gruppo di pellegrini che provenivano dalla parrocchia di Alesso. Erano assai frequenti, all'epoca, i pellegrinaggi di gruppo che, organizzati con i pullman, portavano i fedeli ai santuari della regione come Barbana, Castelmonte e, appunto, Lussari.

 

(Messaggero Veneto, 26 agosto 2015)

 
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Foto del Centro sul MV: sotto il sombrero ad Alesso

Post n°199 pubblicato il 28 Luglio 2015 da centro_doc_alesso
 
Foto di centro_doc_alesso

Tre amici di Alesso sotto il sombrero negli anni ’80

 

Corrado "di Rico", Gianfranco "il Giona" e Gianni "di Sacucin" erano tre amici di Alesso costantemente impegnati a dare una mano nelle associazioni locali, dalla Pro Loco alla Società Sportiva. La foto, inviata dal centro di Documentazione sul Territorio, li ritrae in un momento di festa durante un'estate verso la metà degli anni '80. I tanti amici li ricordano con affetto lamentando come, troppo presto, "siano andati avanti"

(Messaggero Veneto, 27 luglio 1975)

 
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Foto del Centro sul MV: i bombardamenti dell'ultima guerra

Post n°198 pubblicato il 23 Aprile 2015 da centro_doc_alesso
 
Foto di centro_doc_alesso

Paesi friulani colpiti dai bombardamenti, 1944-45

 

Messaggero Veneto, 22 aprile 1945

Durante la seconda guerra mondiale l'aviazione alleata bombardò spesso i paesi dell'Alto Friuli come documentato da questa foto di Walter Pauluzzo inviata dal Centro di Documentazione di Trasaghis: è stata scattata sui colli di Buja da dove venivano osservati i bombardamenti in corso su Gemona

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La foto è stata inviata anche per segnalare la conferenza sul bombardamento di Alesso proposta dal Centro di Documentazione per il 26 aprile, a 70 anni di distanza dall'avvenimento

 
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Il 26 aprile una ricostruzione del bombardamento di Alesso del 1945

Post n°197 pubblicato il 21 Aprile 2015 da centro_doc_alesso
 
Foto di centro_doc_alesso

Il 26 aprile ricorre il 70° anniversario del bombardamento di Alesso, attuato da una squadriglia alleata per colpire l'insediamento cosacco. L'azione venne compiuta  da una squadriglia del 14th Fighter Group della Army Air Force (composta da 16 velivoli P-38j Lightning) decollata dalla base di Triolo (Foggia). E proprio Domenica  26 aprile 2015, in un incontro proposto dal Comune e dal Centro di Documentazione, nel Centro Servizi di via Libertà ad Alesso, alle  18, dopo il saluto del Sindaco di Trasaghis Augusto Picco e l'introduzione dello studioso di storia locale Pieri Stefanutti, vi sarà l'approfondita relazione su quei fatti da parte di Michele D'Aronco, autore del libro "Ali sull'Alto Friuli. Bombardamenti aerei Alleati" (Aviani & Aviani editore). 

 

Per ricordare l'avvenimento, in attesa dei risultati del convegno di domenica, si ripropone la  memoria di uno dei testimoni diretti del bombardamento, Zuan Cucchiaro:

 

 


Chel 26 di avrîl dal '45

 

A son passâts tancj agns, ma par chei che a an vivût di persona chei moments, al è como che al fos cumò.
A erin forsi las dîs di buinora e tanta int di Dalès a era inta campagna a meti sorc o a picâ patatas. I cosacs, che cualchi mes indeur a na lassavin svizinasi la int che a era sfolada a Somblâc, a Voncedas e Vasinas, forsi a vevin capît che a stava par finî dut, par lôr, e a si erin unin musulîts e a lassavin jentrâ intal paîs. Fint inche volta, chei che a erin a Somblac, par la a comprâ il pan a Voncedas, a scognevin passâ ju pa campagna. I cosacs, oramai, a na crodevin pui a dutas las balas che a ur contavin i todescs, su la "vittoria finale" di Hitler e su la nova patria, il Kosakenland.
Inche dì dal 26 di avrîl, a son capitats una sdruma di "Mosquito" merecans e a an scomençat a samenâ ancja lôr (ma bombas, e no patatas). La int a veva capît che oramai a era cuestion di zornadas e, dopo siet mes che a si era a tor pal mont, al sameava massa biel podê tornâ a cjasa. Ma chei 4-5 bulos che a an mandât a bombardâ, a an ruvinât dut. Figurâsi, fa bombardâ Dalès, nancja che al fos stat un puart di mar, una polvariera o un scalo merci! La colpa dal paîs a era che di vê tas cjasas i cosacs: alora, bombardantlu - secont l'inteligjença di chel capo, bulo e plen di supierbia, cul fazzolet tal cuel - se a si bombardava il pais i "mongui" a saressin scjampâts. Ma i merecans a na savevin nancja che al esistes Dalès: al sares bastât spietâ cualchi dì e i rus a saressin lâts via di bessoi. A si veva pur spietât siet mes...
E cussì a son tacadas a plovi bombas, su pas cjasas dal Taiz e di Ceto, e dopo, ju par Pidiberi, in chês da Cacjara e di Gjenio; in plaça ta cjasa dal Fari da Pici, tal borc dal Gjenio tas cjasas da Paulina, di Ninz e di Dolfo, su par Nariu tas cjasas da Lopa e di Pieressut, tal borc da Paula tas cjasas di Toninuta, dal Podar e da Lagjent e dopo ancja in Centas, inta val di Cjarendon e par deur da cjasa di Marion ju pa Cisa dal Vuarp. E cussì, cjasas sbregadas e pui di 60 muarts tra oms, feminas e fruts cosacs: in grazia di chei "esperti di strategia militare", tantas fameas, tornadas dongja, a an cjatat la cjasa intun grum. Sarâe davêr colpa di chel bulo, che al à insistût par che a si bombardàs il pais? Di sigûr al è che, cuant che al à provât a presentâsi in plaça, a vuera finida, la int a lu à fat cori a panets, fint ju par da Roia, e al è passat unavôra di timp prin che al ves il coragjo di puartâ ancjmò la musa a Dalès!

 

(Zuan Cucchiaro - "Dalès Un Timp Par Vivi" n.41, luglio 2003, rid.)

 
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La mostra "Memorie di un esodo" può essere visitata a Bordano

Post n°196 pubblicato il 22 Gennaio 2015 da centro_doc_alesso
 
Foto di centro_doc_alesso

Nella sala consiliare di Bordano è allestita in questi giorni la mostra fotografica "Memorie di un esodo" a ricordare i 70 anni dal forzato sfollamento della popolazione dei Comuni di Bordano e di Trasaghis nel corso dell'ultima guerra.
La mostra, già allestita nello scorso ottobre  a cura del Centro di Documentazione di Trasaghis ad Alesso,  presenta una serie di  immagini, recuperate dallo storico Stefano Di Giusto nel Museo di Storia moderna di Lubiana, scattate da un "fotografo di guerra" tedesco durante l'occupazione dei paesi nel 1944, sino ad offrire una documentazione "in presa diretta" delle fasi dell'arrivo dei cosacchi e del conseguente sfollamento della popolazione attraverso il passaggio del Tagliamento .  All'inaugurazione, l'altra sera, vi sono stati  gli interventi del vicesindaco di Bordano Flavio Piazza, che ha ricordato quanto i fatti della guerra siano rimasti impressi nella memoria storica del Comune, e quella del responsabile del Centro di Documentazione di Trasaghis Pieri Stefanutti (che con una presentazione powerpoint ha intrecciato le vicende della guerra nel Litorale Adriatico con gli eventi di microstoria locale, soffermandosi sulla base tedesca del San Simeone e sull'incendio di Bordano del 21 luglio 1944). C'è stata infine l'illustrazione della mostra che, oltre alla documentazione fotografica sullo sfollamento, presenta anche materiali sulla occupazione cosacca, come la divisa di un ufficiale della Roa raccolta da Maurizio Colomba. La mostra  (proposta dal Comune di Bordano con la collaborazione della Pro Loco di Bordano-Interneppo ed il Centro di Documentazione sul Territorio del Comune di Trasaghis), rimane aperta tutto il mese di gennaio dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 ed i sabati e le domeniche dalle 15 alle 18.

 
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Foto del Centro sul MV: i coscritti del 1935

Post n°195 pubblicato il 31 Dicembre 2014 da centro_doc_alesso
 
Foto di centro_doc_alesso

Capodanno con i coscritti del 1935 di Alesso

Si rinnova ad Alesso la tradizionale festa della coscrizione che riunisce in un suggestivo "passaggio di consegne" tra generazioni. Quest'anno saranno festeggiati i coscritti del 1935, qui ritratti all'epoca dei loro vent'anni in una foto dall'archivio del Centro di Documentazione di Trasaghis.

 

(Messaggero Veneto, 30 dicembre 2014)

 
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Una recensione del MV del video "Voci dal Lago"

Post n°194 pubblicato il 18 Dicembre 2014 da centro_doc_alesso
 
Foto di centro_doc_alesso

Il Messaggero Veneto del 17 dicembre ha dedicato un articolo al video "Voci dal lago" realizzato dall'Ecomuseo della Val del Lago anche cn la collaborazione del Centro di Documentazione sul Territorio che ha fornito materiale documentario.

 

“Voci dal Lago”, una speciale dedica all’Alto Friuli

 

GEMONA. Negli ultimi anni si stanno moltiplicando in Italia gli ecomusei, creati allo scopo di tutelare le tracce di sistemi e patrimoni ambientali minacciati di estinzione a causa delle radicali trasformazioni del territorio intervenute soprattutto a partire dalla metà degli anni 50.

Dopo il Piemonte, la Provincia Autonoma di Trento e la Sardegna, anche il Friuli Venezia Giulia si è dotato di uno strumento normativo in materia (L. R. 10 / 2006). In tale contesto, nel 2007 è stato costituito l'Ecomuseo della Val del Lago, che opera sui territori dei tre comuni che gravitano sul lago di Cavazzo, ovvero Bordano, Cavazzo Carnico e Trasaghis.

È il lago (il più vasto della regione) che garantisce dunque riconoscibilità a questo nuovo Ecomuseo, o museo diffuso, il quale, tra le sue varie iniziative, ha recentemente prodotto il video Voci dal Lago, che sarà proposto dalla Cineteca del Friuli al Cinema Sociale di Gemona mercoledì 17 alle 21, nell'ambito di una serata tutta dedicata all'Alto Friuli.

Attraverso gli interventi di Ivo Del Negro, ex presidente della Comunità Montana; Lorenzo Michieli, ex pescatore di Somplago; lo storico Pierino Stefanutti; Giovanni Stefanutti; Tomaso Pressacco, presidente ASD Nautilago, e Anna Maria Gisolfi, viene raccontata in maniera lineare la storia di questo territorio negli ultimi cento anni.

Un ambiente naturale e una società rurale la cui vita subisce un drastico cambiamento nel giro di pochissimi anni con la costruzione della Centrale Idroelettrica di Somplago tra il 1954 e il 1959 ad opera della SADE, Società Adriatica Elettricità, con sede a Venezia.

Nato da un'idea di Luigi Stefanutti e Franco Marchetta, con la regia di Elena Vera Tomasin e un'ottima fotografia, il video è stato realizzato con il contributo della Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale e dei tre comuni rivieraschi e con la collaborazione della Cineteca del Friuli. (...)

Carlo Gaberscek

 
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