C'era una volta...

Il reame lontano lontano


Non è soltanto un luogo, ma un mondo, non facilmente accessibile, per entrare nel quale si vive l'avventura di uno spostamento meraviglioso, nella profondità della terra, sulla sua superficie o nella vastità dei cieli. Già quest'idea porta con sé una concezione cosmica organizzata su più livelli che richiama lontani retaggi sciamanici.Oppure evoca l'orizzonte mitologico mediterraneo di un'esplorazione sostanzialmente in superficie, orizzontale, all'interno di una geografia che sposta sempre più in là le frontiere conosciute. Lì incontriamo scale di origine biblica che salgono verso il cielo o baratri, come il Tartaro o l'Averno, sedi di un'aldilà raggiungibile soltanto da pochi eletti: eroi, musici, poeti, prima della morte.Sotto quest'aspetto, perfino la Commedia di Dante è un'avventura onirico-fantastica che sfida la capacità umana di immaginare mondi differenti da quello dell'esperienza ma che con questo sono collegati da principi ultraterreni, metafisici.Gian Paolo Caprettini