C'era una volta...

Changeling: il bambino scambiato


Le fiabe sono ricche di un motivo oscuro e alla radice delle paure di tutte le madri in tutte le culture e in tutti i tempi: quella della possibilità che nottetempo o durante un'assenza abbligata e momentanea della madre stessa, esseri malefici (streghe, folletti, spiriti maligni) sottraggano dalla culla il bambino e lo sostituiscano con un loro emissario, un esserino malvagio e diabolico.Questo crudele sortilegio di scambio è chiamato nel mondo anglosassone delle fiabe CHANGELING.Il mito del figlio scambiato percorre tutta l'Europa Medievale. Se ne trova traccia nelle rivendicazioni al trono di bastardi e figli cadetti, contro l'erede legittimo, accusato di essere, appunto, un CHANGELING.Le comunità rurali spesso si attaccavano a questa idea per disfarsi di figli indesiderati, deformi, handicappati. Che quindi diventavano partoriti da esseri magici e sostituiti nottetempo ai figli "veri" che altro non potevano essere che sani e belli.Martin Lutero, il riformatore religioso tedesco del XVI secolo, sosteneva che i bimbi scammbiati fossero figli del Diavolo, privi di anima, e non si faceva dunque troppi problemi nel mandarli a morte.Un'ipotesi viene adesso avanzata sulla rivista medica rivista medica "Archives of Disease in Childhood", secondo la quale la dottoressa Julie Leask del National Centre for Immunisation Research and Surveillance of Vaccine Preventable Diseases di Sydney, esaminando fiabe inglesi, tedesche e scandinave, interpreta il mito del bambino scambiato come una descrizione dell'autismo.La descrizione data dalle fiabe di questi piccoli "scambiati" è molto simile a quella dei bambini autistici, dice la dottoressa. E continua: "I bambini scambiati vengono descritti come apatici, impenetrabili ai gesti d'affetto, non esprimono le proprie emozioni, urlano o addirittura non parlano"."Pensiamo che le fiabe rappresentino il modo delle comunità non scientifiche di spiegare e relazionarsi con il bambino disabile — ha affermato la dottoressa — una specie di guida per i genitori".