C'era una volta...

La madre assente


Spesso nelle fiabe le figure di madre sono assenti, o incolori.Come la regina madre della Bella Addormentata, che non sa evitare lo sdegno delle fate né contrastare l'avverarsi della profezia maligna.O la madre di Cappuccetto Rosso che espone la figlia ai pericoli del bosco senza saperle offrire altro che l'inefficace scudo della prudenza.Talvolta l'assenza della madre è definitiva e determinante per lo svolgersi della storia, gravida di prove difficili e tormenti per il protagonista: così nel caso di Biancaneve e di Cerentola, dove la morte della madre - assenza estrema - lascia spazio all'introdursi della matrigna.In Pinocchio la madre manca fin dall'inizio: la nascita stessa del burattino è una partenogenesi degna del mito greco. Solo che, nell'aureo mondo classico, senza genitori nascevano déi. Nel più prosaico mondo umano, senza genitori nascono mostri.E Pinocchio è l'esemplificazione del "mostro" moderno: reso rigido, sgraziato, informe, ribelle dalla mancanza di amore.Alla ricerca dell'unica fonte di amore che percepisce come possibile. Non Geppetto, che come ogni padre è una figura distante, portatore di sovrastrutture sociali imposte come valori (ordine, legalità, conformismo: il continuo richiamo ad essere buono e frequentare la scuola).Pinocchio identifica la madre nella evanescente e misteriosa Fata Turchina, che continuamente appare e scompare, muore e rinasce, lo blandisce e lo allontana.Allora si affacciò alla finestra una bella bambina, coi capelli turchini e il viso bianco come un'immagine di cera, gli occhi chiusi e le mani incrociate sul petto, la quale senza muovere punto le labbra, disse con una vocina che pareva venisse dall'altro mondo: - In questa casa non c'è nessuno. Sono tutti morti. - Aprimi almeno tu! - gridò Pinocchio piangendo e raccomandandosi. - Sono morta anch'io.
Solo la presenza della madre nella sua vita, cercata e saltuariamente incontrata, attraverso peripezie infinite, opererà il miracolo di farlo uscire dalla sua condizione di "mostro". La ricerca sarà lunga e faticosa, talvolta Pinocchio avrà paura di aver perso per sempre la madre: Lumachina bella: dove hai lasciato la mia buona Fata? che fa? mi ha perdonato? si ricorda sempre di me? mi vuol sempre bene? è molto lontana da qui? potrei andare a trovarla? Ma alla fine il ricongiungimento opererà il miracolo. Pinocchio potrà esclamare:Gli è tanto tempo che mi struggo di avere una mamma come tutti gli altri ragazzi!... Vogliamo dare questa opportunità anche a Pouchner e a Malene?
Leggete il contributo metafisico e "arboreo" di Ladymiss00