C'era una volta...

Le 345 versioni di Cenerentola


Una buona storia resta tale anche se viene narrata una seconda volta.(proverbio gaelico)
345 versioni: tante ne sono state contate, almeno stando alla lettaratura specialistica sull'argomento. (Marian Rolfe Cox, Cinderella; Three Hundred and Forty-five Variants, 1893).Da quella egiziana (la prima di cui storicamente si trovi traccia), a quelle orientali, indiana, vietnamita, cinese.Infinite le varianti, ma un minimo comun denomitare è quello delle persecuzioni di una povera orfana: spesso ad opera di una matrigna o di una madre (come ebbero il coraggio di osare i Fratelli Grimm nella prima versione delle loro fiabe; presto correggendosi nella seconda edizione, a favore di una matrigna, personaggio cui si potevano attribuire sentimenti ostili nei confronti della figliastra con meno problemi).Altro elemento comune è l'aiutante magico. Una fata, una madrina, un uccello parlante, un pesciolino, un albero magico. Nella fiaba vietnamita la protagonista (Tam), viene aiutata e assistita non da una fata madrina, ma da Buddah in persona!
Ma anche in Europa troviamo prima Zezzolla, la Gatta Cenerentola di Basile, un personaggio intriso di sangue e di sentimenti ambigui, assassina della sua stessa madre, prima di diventare perseguitata dalla matrigna per amore della quale aveva ucciso colei l'aveva generata.Per poi arrivare alle più note e rassicuranti versioni di perrault, dei Fratelli Grimm e infine al luccichio mieloso di Walt Disney che riassorbe tutto nel mondo tranquillizzante del cartone animato, dividendo nettamente bene da male ed assegnando a ciascun personaggio un ruolo chiaro e definito.