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Vestite di rosso e carponi


E mentre da noi si festeggia il 1º maggio  per celebrare il lavoro ed il rispetto verso i lavoratori, in Cina il capo di un'azienda di cosmetici la "festa" l'ha fatta a modo suo ai suoi dipendenti o... schiavi! Donne in tailleur rosso (la divisa dell'azienda) e impiegati in camicia bianca sono stati costretti a strisciare carponi in pubblico, come in una scena di 50 sfumature... questa volta di rosso!
 «Mi scusi, venerabile maestà, disponghi di me come meglio vuole! Mi concedi l'onore di essere il suo umilissimo servo! Com'è umano lei!» Ricordate il mitico Fantozzi?
Mobbing è un eufemismo, qui siamo a livelli da lager, dove lo stile dittatoriale è giustificato per "rafforzare il carattere"  "Il controverso evento è stato trasmesso in diretta da alcuni microblog cinesi. Sono state scattate molte foto dai passanti in cui si vedono i dipendenti che avanzavano sulle proprie ginocchia, a testa bassa. Si è scoperto successivamente che è stato una sorta di addestramento voluto dal capo, che intendeva testare la resistenza dei suoi dipendenti sotto pressione; e quale poteva essere il modo migliore, se non farli strisciare sulle ginocchia di fronte ad estranei che ridevano e scattavano foto?"
Il lavoro è necessario ma a tutto c’è un limite. In Cina, per mantenere il posto di lavoro, si rasentano numeri da circo. Anche questo, forse, è un paradosso della crisi, una forzatura, un'umiliazione per mantenere il lavoro.
E la domanda è sempre quella: un lavoro a quelle condizioni vale una vita? E nonostante siiano trascorsi 30 anni, la saga "Fantozziana" non è finita!«Ragionier Fantocci, ma lei non ha nessun complesso di inferiorità. Lei È inferiore!»