Solo 5 minuti

Batterie cariche in 20 secondi!


Ormai, quando si tratta di un week end o di una vacanza, la priorità non è l'abbigliamento ma... il beauty case dei nostri apparecchi elettronici. Ai nostri smartphone non manca proprio nulla: dalla fotocamera al navigatore, dall'agenda alla libreria digitale ma... la batteria ahimè ha un'autonomia molto limitata. Grazie all'intraprendenza di Eesha Khare, 18enne indiana residente a Saratoga - California - il problema potrebbe essere risolto a breve. Come al solito, la necessità aguzza l'ingegno e Khare, stanca della scarsa autonomia energetica del proprio smartphone  ha creato un piccolo supercondensatore ad alta densità energetica, dimostrandone la capacità di ricaricare una luce LED.
L'invenzione le è valsa il secondo posto in un concorso per giovani cervelloni sponsorizzato dalla Intel Corporation, l'International Engineering and Science Fair . Sulle sue tracce si sono immediatamente lanciati giganti dell'industria hi-tech del calibro di Google cercando di farle firmare un contratto di esclusiva ma Esha, che è anche un'atleta in grado di distinguersi nella squadra di hockey della scuola, prima di tutto deve scegliere tra le borse di studio che le sono state offerte dalle più importanti università degli Stati Uniti.
Esha ha utilizzato il suo innovativo congegno, chiamato supercapacitor, solo per fornire energia a un diodo luminoso ma gli esperti ritengono che tale sistema, che archivia più energia in uno spazio minore e conserva la carica per un tempo più lungo, possa essere implementato sino a fornire energia a telefoni, auto e altri equipaggiamenti.C'è da dire, però, che una studentessa è arrivata dove laboratori di ricerca generosamente finanziati non sono riusciti. Un applauso con lode per Eesha! Grandiosa.