A sera insieme

Post N° 31


"ciao Cielo, dove eri finito?" " Te lo ho già detto, a volte mi prendo delle pause per andare in giro a visitare qualche amica.  A volte mi soffermo a leggere cose bellissime che mi inducono a fare silenzio per assaporare meglio piccole e grandi perle di saggezza e di amore". "Ma questa sera hai qualcosa da raccontarmi?" " Vorrai dire da comunicarti!. A volte si preferisce raccontare in mdo che il narratore resti, voce fuori campo e sembra davvero una meravigliosa:c'era una volta, con tanto di morale naturalmemte e di dotto insegnamento. Il comunicare contiene nella sua radice: comunione, un elemento per cui quello chi (e non cosa) ti comunico entra nella tua vita e divienta parte della tua vita. Una parte intima di me diventa parte di te. Non ti comunico parole o pensieri ma qualcosa di me perchè tu senta gioia, tu mi senta vivo. Si preferisce raccontare così posso restare neutro e al di fuori di ciò che tu mi dici. Ne posso farne l'uso che credo: lo giudico, lo soppeso, dico se mi piace o meno e poi... passo ad altro. Quando comunico nasce un qualcosa che mette in comunione chi parla e chi ascolta. E dalla modalità dell'ascolto dono qualcosa d'importante di me a chi mi parla. Lui sente il battito del mio cuore, sente l'emozione salire, il sorriso o il dolore che si disegna sul mio viso, mi sente presente. Diventiamo dono.... diventiamo libertà. E poi riprendiamo il nostro specifico cammino rafforzati e arricchiti dal dono che ci siamo fatto. Troppo spesso trovo chi desidera solo che io racconti così può giudicare, così può tentare di restare fuori, 'super partes'. Non vuole essere coinvolto anche se io mio impegno sarebbe e voglio coinvolgerlo solo parte di me e trasmettergli qualcosa di vero che diventa la sua stessa vita, la sua coscienza critica che si ridesta. Ma ollora sarà costretto a pensare, ad uscire dal proprio guscio o addirittura costretto a ritrovarsi faccia a faccia con se stesso. Ma questo è troppo, si è troppo... si vuole unicamente ed inderogabilmente il 'c'era una volta e... e vissero felici e contenti". Ciao amico mio, ciao amica mia.