A sera insieme

Post N° 34


Girando per il piccolo ma grande mondo dei blog resto colpito non solo dalla capacità creativa degli autori ma soprattutto della ricchezza dei contenuti espressi. A volte quanto viene offerto come dono ai passanti a volte frettolosi a volte in cerca di una piccola ma confortante oasi meriterebbe un approfondimento di ascolto e di risonanza nel cuore. Ho letto che per sapere amare occorre sapere accogliere se stessi e amare teneramente se stesso. Una semplice frase che annuncia a volte un dramma: non riuscendo ad accogliere ed accettare se stessi si ama e si accoglie l'alro. Quanta illusione! quanta fuga in avanti... C'è u n povero "io" a cui spesso "cielo" si rivolge perchè costituisce l'amico più caro, più fidato ma trappo spesso trascurato. Chiede attenzione, affetto, tempo e gli si offre invece impegni, lavoro, amore verso gli altri. E lui "io"  si sente ignorato, trascurato, non accolto nel giusto modo... Ricordo una mamma che diceva alla sua "bambina" ormai adulta: " ora che sei cresciuta non hai più bisogno del bacio della buona notte, della carezza, della calorosa stretta, sei ormai grande...". E lei ne soffriva, ne soffriva tanto. Anche io mio "io" a volte ne soffre e chiede, no non chiede, non pò più chiedere e diventato grande è ormai adulto... ma il suo cuore è sempre quello del fragile fanciullo che ha tanto bisogno di affetto e di tenerezza.   Un bacione a tutti vioi