A sera insieme

Post N° 48


“Mio amato Cielo! Ti vedo un po’ stanco e silenzioso, cosa hai trovato nel tuo girovagare quasi senza meta?”. “Si mio adorato Io, hai ragione. A volte le giornate sono davvero faticose non per la mole di lavoro che bisogna produrre ma per la mediocrità con la quale si è costretti a convivere, quasi ombra che non riesci a scollarti di dosso…. Che tutti noi debbiamo prendere consapevolezza dei nostri limiti e della nostra fragile e segnata umanità, è cosa necessaria e salutare. Rendono più veri, prodigando a piene mani affetto e simpatia. E’ bello davvero riconoscersi con i propri limiti e difetti: è una umanità chiamata a crescere, che mette al riparo dal rischio di assistere e contemplare la caduta degli dei dall’Olimpo… Sapessi che tonfi alcune volte si odono…. Ma ciò che maggiormente rattrista è il costatare come tante volte sembra pagare di più e meglio l’ipocrisia e la prepotenza: l’apparire e il dominare con la forza bruta l’altro che ti si avvicina con semplicità e candore”. “Troppi lupi in giro, Cielo?”. “Forse! ma preferisco dire: troppa paura nel correre il rischio di essere veri e autentici, che come dicevo, spesso non paga ma, so per certo, che alla fine sarà la sola cosa che conterà… ma alla fine, si alla fine… non come nelle favole a lieto fine, ma come l’esperienza insegna e ricorda. Ora mi sento meglio perché mi hai dato motivo di non temere a proseguire lungo questa nostra strada, un po’ solitaria ma davvero appagante e luminosa . Ciao a te da Cielo”.