cerco diogene

TRA OSTINAZIONE E DIGNITA'!!


Caro Direttore, non c’è potere carismatico e democratico che non abbia una parabola ascendente di consenso e di popolarità meritati. Un vero leader, infatti, è amato, elogiato, sostenuto, ma soprattutto votato dal suo popolo. E il consenso “bulgaro”  che, negli anni passati, ha avuto Antonio Bassolino nella nostra città e poi nella regione, ne hanno fatto un capo politico. Il problema vero di ogni leader resta però quello di comprendere quando comincia l’inesorabile parabola discendente del suo potere personale, generalmente legata al fallimento di alcune o di  gran parte delle sue scelte e/o decisioni. Come è stato da più parti sottolineato, anche dallo stesso presidente degli industriali napoletani, Gianni Lettieri, lo stato in cui versano Napoli e la regione Campania sono lo“specchio” impietoso di questo fallimento. E la recente dèbacle elettorale, nonostante le oltre 100.000 preferenze di Andrea Cozzolino, non fa che confermare l’idea di una parabola discendente del potere bassoliniano, non fosse altro, per il semplice quanto palese motivo che non gli consente una ricandidatura credibile alla guida della regione Campania. Se questo è vero, la domanda nasce spontanea: quale credibilità avrebbe invece la ricandidatura di Bassolino come sindaco di Napoli? Nonostante,Winston Churchill  sostenesse che:  “il successo è l’abilità di passare da un fallimento all’altro senza perdere l’entusiasmo”, francamente la questione irrisolta di una leadership popolare resta sempre la stessa: qual è il confine tra ostinazione e dignità? Quando è giusto lasciare ed intraprendere la difficile, ma inevitabile strada della successione? Quando è necessario smettere di sentirsi indispensabili? Elena Varriale(pubblicato oggi sul Corriere del Mezzogiorno)