Alessandro Petrucci

...buongiorno desiderio...


Dormi, il respiro profondo di chi è ancora immerso nei sogni. Ho guardato il tuo viso, capelli scomposti a velare il collo, le labbra piene leggermente dischiuse come una bambina imbronciata.Ho accarezzato una guancia, ti ho sfiorato senza svegliarti e una mano è venuta a stringere brevemente la mia sfuggendo per un istante al torpore del sonno.Mi sono alzato, un caffè e acqua fresca sul viso per cominciare la giornata.Ma no… non ancora… non voglio iniziare la giornata senza te.
Ritorno in camera e mi spoglio nell’odore tiepido del nostro sonno, nella luce soffusa di una mattina di pioggia. Lentamente mi infilo sotto le coperte, nudo nell’abbraccio del tuo calore, e vengo a cercarti. Un bacio sul collo, il mio corpo che prende la forma del tuo, pelle sulla pelle ad inebriarmi del tuo odore.Carezze delicate, non voglio strappare i nodi che ti legano al sonno, voglio scioglierli uno ad uno per intrecciarli con i fili del mio desiderio, perché tu possa continuare a confondermi con i tuoi sogni.Percorro le spalle, i fianchi, le gambe e risalgo fino al collo, baci di labbra morbide fra le scapole ad increspare la pelle, il mio corpo a copiare il tuo, a scaldarlo ed esserne scaldato.Ti giri sulla schiena, un respiro più profondo degli altri e una carezza sulla mano, gli occhi chiusi dal peso di un sonno che comincia a farsi gioco.Ora le mie dita possono sfiorarti le labbra, i seni, il ventre e i miei baci cercare una spalla, una mano, un polso. Continuo ad accarezzare un seno, il capezzolo elastico che si aggrappa alle dita cercandole, chiamandole, chiedendo la mia attenzione. Rincorro le vaghe tracce di un’eccitazione che lentamente emerge dalle onde scure dei tuoi occhi chiusi. Non ho fretta, anzi, vorrei prolungare questi momenti nel timore di strapparti al sogno.Divarichi le gambe accavallate sulle mie, chiamando dita leggere e delicate nel soffice tepore di un piacere che cresce. Scendo sulla pelle tracciando segni invisibili di magie proibite fino a giungere nel folto scuro del pube, fino a spostare la mia erezione che ti preme su un gluteo portandola ad adagiarsi sulle morbide labbra del tuo sesso.Continuo ad accarezzarti, cerco tra le pieghe del piacere la perla sensibile e preziosa che chiede di essere trovata. Mi appoggio sulla sua pelle ancora asciutta e comincio a massaggiarla facendo del mio dito un pennello dalle setole di seta.Resti immobile, abbandonata ai piaceri del sonno e delle mie attenzioni, onde che come piccole increspature si diffondono nel corpo, come un’ebbrezza di vino, come un leggero stordimento.Scendo a rubare stille di piacere che sgorgano dal tuo sesso, immagino il glande lucido della tua eccitazione, risalgo a nutrirne il clitoride. Lo sento gonfio, ne traccio i contorni scivolando sul velo umido del polpastrello, ne sfioro la punta, premo e scivolo fino alla radice, risalgo e lo abbraccio.Ora i fili del sonno e quelli del piacere sono intrecciati in una trama di sospiri e vibrazioni. Una mano scende a sostituire la mia mentre scivolo dentro te come fossi parte del tuo corpo. Mi sento accolto nel tepore umido della tua eccitazione, risucchiato, avvolto completamente, il mio bacino contro il tuo, pelle sulla pelle.Le mie dita scivolano ora sui seni ed accarezzano un capezzolo come prima blandivano il clitoride, sento la tua mano scendere a sfiorare i nostri sessi uniti per poi tornare al piccolo bocciolo nascosto pronto a sbocciare nel piacere.Sento arrivare il tuo orgasmo in lunghe ondate, stringo il capezzolo ed il tuo corpo vibra sul mio sesso e sulla mia pelle, ansiti che si prolungano in un piacere senza tempo che richiama il mio orgasmo, raccogliendolo in ogni cellula per distillarlo al centro del corpo. Vibrazioni intense che si propagano dal tuo corpo al mio, e dal mio tornano al tuo, piacere che sgorga in lunghi fiotti caldi, dita strette sul capezzolo, mani serrate sul mio corpo.Il piacere scema in dolci carezze, i tuoi occhi ancora chiusi, ancora persi nell’intreccio dei sogni e del mio corpo.L’ultimo nodo si scioglie ora, sorridendo socchiudi gli occhi.“Buongiorno…”da http://www.scrivi.com/cerca_autore.asp?nome=W.
tuo