Natodaunmousedemente

La s-Community: quando su Digiland scoppiano le bombe...


post del 30/08/06Qualcuno ha notato il mio post N° 35.
Mi è stato proposto di divulgarlo. Io ho rifiutato. Sarebbe stato interessante e, forse, costruttivo, interrogarci insieme sul ruolo dei we-blogs nello scenario della moderna comunicazione;ne sarebbe scaturita, magari, una riflessione critica, tra i bloggers di Digiland, sulle potenzialità del mezzo e, sulle deviazioni e gli errori che commettiamo nell'uso dello stesso.Ma ho rifiutato.Avevo un TROLL nel blog....Disgraziatamente, il post in questione prendeva avvio dalla vicenda dei caprioli (della quale, io per prima ne ho piene le balle!) e, soprattutto, sono consapevole di far parte di una vera e propria "s-Community".Qualcuno si chiederà che è 'sto Troll? Sono forse quelle creature fantastiche ed un pò bruttine che vivrebbero nelle caverne della Scandinavia?Se così fosse, chiamate il 118 e dite: "c'è una matta che pensa di avere i folletti nel blog!"Invece no...passi pure la camicia di forza per altri motivi (MA ATTENTI CHE SCALCIO!) e, sia chiaro che non mi riferisco ai folletti.Il Troll, è quella persona che scrive commenti provocatori per generare risposte polemiche e scatenare la guerra virtuale (flame-war).Il mio Troll stazionava nel blog di media ogni ora, attendeva famelico una replica per tirare il grilletto e sganciare le bombe.Io ero appostata in trincea...e, per quanto fossi sicura di portare la sigaretta alle labbra, (CHE VIZIOSA!) sentivo il fumo uscirmi dalle orecchie e ribollirmi il sangue sino alle cd. palle degli occhi. (DONNA FOCOSA SONO!)Fremevo dalla voglia di rispondere, di reagire...magari di usare il suo recapito telefonico reperito via internet (CHE TROLL IMPRUDENTE!) per dirgliene quattro.Poi, la logica di chi per lavoro bazzica con le leggi ha avuto la meglio...quindi son rimasta e resto in attesa di un passo falso e lì...metto mano alle carte bollate!!George Bush, negli States, ha promulgato una legge che comporta il carcere per coloro che, via internet, (con post, e-mail, commenti) offendono, disturbano o minacciano. (BAH!  IL CARCERE LO TROVO UN TANTINO ESAGERATO..)
In Italia non si è ancora giunti a tanto, tuttavia, il nostro ordinamento fornisce a priori degli strumenti di tutela e, la giurisprudenza, è concorde, unanime e costante, nel ribadire la possibilità di una loro adozione, riguardo certi comportamenti ricorrenti nel web.Chi pensa dunque di trovarsi in una terra di nessuno, rifletta sull'adagio latino: "UBI SOCIETAS HOMINUM, IBI IUS"...perchè anche la rete è fatta di persone!Per chi invece non avesse dimestichezza con quei mattoni che chiamiamo "Codici", chiarisco come si comporta un Troll e cosa fare per arginare il fenomeno.Il Troll si aggira nei blogs, (anche nel nostro Blog Magazine), compare in tutte le comunità virtuali, chatroom, forum, mailing list e newsgroup. Il suo comportamento è parassitario..di solito lancia un'esca ed attende che gli altri facciano il resto."I suoi interventi sono provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente stupidi" (WIKIPEDIA),  io aggiungo che spesso sono contraddistinti anche da violenza verbale e conditi di insulti al limite o, nel limite, della querela.Solitamente il Troll inserisce commenti su scambi già ampiamente dibattuti da terzi, sì da assicurarsi un più vasto uditorio; spesso opera con più nick.La strategia più comune è quella di postare contenuti contraddittori rispetto all'argomento trattato, magari incollando l'intervento su tutti i gruppi che lo hanno dibattuto.Il Troll cerca attenzione, mira a dirottare il reale senso dell'argomento discusso, cerca di fomentare il litigio per generare reazioni a catena e, di solito, reitera i suoi comportamenti.Non di rado è possibile constatare che qualcuno di loro intervenga sempre (con toni non consoni), quando si affrontano specifiche tematiche. I paladini dell'ateismo, brulicano lì dove si parla di fede, i frustrati della parità tra i sessi ed i sessisti, appaiono sui newsgroups o sui post in cui si discute di femminismo (MA ESISTE ANCORA?)  o di comportamenti tipici di un dato sesso; può accadere, (caso realmente verificatosi con effetti devastanti) che, in un gruppo di amanti dei felini, sia postato un messaggio al fulmicotone su come cucinare la carne di gatto!!!!Chi volesse approfondire il problema può dare una sbirciatina qui.Cosa fare in sintesi?1) - Non dare da mangiare al Troll...ovvero...non rispondere alle provocazioni...il Troll spesso, rincarerà la dose...ma, alla lunga, si stancherà di parlare da solo.2) - Non farsi trollare... ovvero...non cadere nella trappola, diventando a nostra volta cacciatori di Troll, nella foga di difendere la vittima di turno.3) - Usate i filtri...se il Troll persevera, moderate temporaneamente i commenti, chiudete agli anonimi e cancellate sempre e comunque gli interventi violenti, diffamatori, provocatori o fuori tema, sì da arrestare la catena sul nascere.4) - Non rispondete neanche in privato, schiaffateli in lista nera, buttate la chiave e salvate le schermate segnalando il tutto ai responsabili di Digiland.5) - Ove vi accorgeste che su un blog/post è in atto una guerra virtuale, intervenite con messaggi impersonali (mai fare riferimento al nick incriminato), del tipo. "SU QUESTO POST SONO ATTIVI DISTURBATORI CON MESSAGGI INCENDIARI VOLTI A SCATENARE GUERRE VIRTUALI. IGNORATE I DISTURBATORI"6) - Scambiamoci le informazioni, segnaliamoci a vicenda i disturbatori, ma, sempre, imponendoci di non replicare nè singolarmente, nè in gruppo (avrebbero raggiunto lo scopo!).7) - TIRIAMO LE ORECCHIE A DIGILAND!!!!!La storia del Trolling insegna che molte comunità virtuali sono MORTE per questo fenomeno: utenti disgustati che abbandonano il forum, bloggers che chiudono il proprio web o cambiano piattaforma, utenti che cessano di interagire, limitando o annullando i propri contributi, soprattutto in quei luoghi in cui la Community dovrebbe essere più attiva.Rinomato è l'esempio di Callidice, il Troll che negli anni '90, ha causato la chiusura di Guardian Unlimited, il più grande forum a sfondo politico, attivo nel web in quegli anni.Quanto a me, spero nel mio piccolo di aver fornito un contributo.Continuo a chiedermi se i bloggers debbano giocare col copia incolla a fare i giornalisti, o produrre al contrario, una contro- informazione indipendente, corretta e non manipolata.Continuo a chiedermi se i bloggers debbano fungere da segreteria di partito o, piuttosto, debbano dismettere le bandiere ideologiche per confrontarsi in modo critico e civile, sulle idee, sui problemi e sulle possibili soluzioni.Continuo a chiedermi se lungi dalle lotte intestine di chi rosika per gli accessi ed i commenti, non sia invece opportuno essere uniti per perseguire comuni interessi.Continuo a chiedermi se noi bloggers di Digiland siamo "connessi" e vigili su ciò che ci circonda, o stiamo piuttosto lottando per diventare Blog del Giorno.Ma...ahimè...queste domande son rimaste senza risposta...Avevo un Troll nel Blog!!!