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Post n°21 pubblicato il 25 Ottobre 2012 da Consonanza_vitale
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Post n°20 pubblicato il 15 Ottobre 2011 da Consonanza_vitale
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Post n°19 pubblicato il 05 Marzo 2011 da Consonanza_vitale
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Post n°17 pubblicato il 16 Febbraio 2011 da Consonanza_vitale
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Post n°15 pubblicato il 12 Febbraio 2011 da Consonanza_vitale
Sapevo che eri lì! Anche se non potevo ancora vederti, avvertivo la tua presenza. Il tuo profumo era ancora a me sconosciuto, ma è come se lo avessi assaporato da sempre. Come un cieco mi muovevo in quella casa buia, tutto era per me come nuovo. Muovevo piccoli passi intento a non sbattere. Chiunque al mio posto si sarebbe allontanato, l'ignoto a volte può far molta paura. Ignaro di cosa sarebbe accaduto, andavo avanti con decisione, nulla ormai poteva fermarmi. Sapevo dentro di me che alla fine ti avrei trovata. A volte mi sembrava di sentire i tuoi passi leggeri, o di intravedere qualcosa, ma il buio era così fitto che sapevo benissimo essere frutto della mia immaginazione. Il corridoio era lungo e stretto, ed al suo lato destro trovavo di volta in volta una nuova stanza. Entravo, e nel più assoluto silenzio, cercavo di scorgere un segno della tua presenza. Entrai... il cuore mi batteva ormai ad una velocità spropositata, il respiro era profondo, i miei sensi erano ormai giunti all'apice. Sentivo di poter percepire tutto intorno a me, la persistente oscurità aveva accentuato ogni mia capacità. Immobile e attento sentii qualcosa davanti a me; era il tuo respiro leggero come una nuvola. Feci un passo nella tua direzione, ora da leggero e lento, il tuo respiro divenne più veloce, sapevi ormai che ti avevo trovata. Mi avvicinai... sentii il tuo profumo di donna... La mano si allontanò da me per cercarti, non sapevo quanto distante fossi, ma sapevo che eri lì, ormai inesorabilmente vicina. Un altro passo e la mia mano ti sfiorò. Un brivido percorse la tua pelle e rimbalzò sulla mia. Anche l'altra mano si protese verso di te, sfiorai i tuoi fianchi e... mi resi conto che eri nuda.
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Post n°14 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da Consonanza_vitale
Qual ‘è il primo suono che un bambino emette nella sua vita? E’ un grido! Un grido di gioia, forse? No, è un grido di dolore… di sofferenza… Altrimenti poi non piangerebbe. Perché? Perché è stato strappato dal suo mondo. Un mondo senza sofferenze, dove regna amore e pace. Dove non ci sono atrocità né malvagità. E il suo grido è forte e chiaro e, se potesse parlare direbbe: rimettetemi dentro. |
Post n°13 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da Consonanza_vitale
Vorrei con questo post, ricordare a noi maschietti, il significato di virilità. Lo scrivo qui perchè mi sembra il posto giusto per riflettere su questa parola. Infatti, girando con il tasto esplora, m'imbatto spesso in profili di uomini che credono che la virilità sia solo avercelo grosso e in grado di durare a lungo. Essere virili significa possedere elevati standard morali, essere padroni di se, essere determinati, essere sicuri delle proprie convinzioni, essere sinceri e avere il coraggio di affrontare le difficoltà. Significa essere autonomi e avere fiducia in se stessi. (E. Katz) |
Post n°12 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da Consonanza_vitale
Libero, spensierato, sereno...? Come si può esserlo se poi si ha paura di donarsi completamente, di mettersi a nudo, di farsi nuovamente male. Quando leggo queste cose penso sempre al bambino che sta passando dal "gattonare" al camminare. Gli esseri umani, anche da adulti, spesso rimangono come quando erano bambini. Instabili, insicuri, timorosi, sempre con l'incertezza di riuscire. Alcuni cammineranno presto, altri faticheranno molto, alcuni non riusciranno... Ma il sale della vita è proprio questo: impegnarsi fino allo spasimo per riuscire ad essere felici. Per farlo non si deve aver paura di rimettersi completamente in gioco, di rischiare, ne tantomeno di donarsi. |
Post n°11 pubblicato il 07 Febbraio 2011 da Consonanza_vitale
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Post n°10 pubblicato il 02 Febbraio 2011 da Consonanza_vitale
Credevo non fosse possibile. Lei tanto sorridente, piena di spirito, sempre attiva.... ieri è crollata. Di corsa al pronto soccorso... Diagnosi: principio d'infarto. Vedere la propria mamma distesa su di una barella dell'ospedale è un'esperienza quasi traumatizzante. Nello stesso posto in cui, qualche anno fa morì mio padre. Io, in questi frangenti, riesco a mantenere la calma e la lucidità necessarie per affrontare al meglio delle mie possibilità l'emergenza. Mi sento freddo, quasi distaccato, come se quello che sta accadendo non fosse una cosa che mi tocca da vicino. Fino a qualche anno fa pensavo di essere insensibile... ora so come il dolore mi si accumula dentro e mi fa star male tutto insieme. Speriamo che.... non sia nulla. |
Post n°4 pubblicato il 25 Gennaio 2011 da Consonanza_vitale
(dal profilo di ballando.albuio - in attesa di autorizzazione) Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così... Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non si ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non te lo puoi nemmeno immaginare. |
Post n°3 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da Consonanza_vitale
Si, sono qualcosa di molto simile ad una nullità: un uomo senza "palle". Se così non fosse mi sarei riappropriato della mia vita e non starei costantemente a piangermi addosso. Sono una persona con poca cultura, incoerente, incostante, poliedricamente negativo.... Potrei continuare per molto, tanto che alla fine si potrebbe aggiungere anche: noioso. In questo sito ho avuto diversi nik… Personaggi che si sono susseguiti nel tempo a seconda degli stati d'animo e sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Spesso mi sono ripetuto copiando post da una parte all'altra, proprio perchè vederli pubblicati da un "personaggio" nuovo, acquisivano una valenza diversa. Anche il mio ultimo nik ha smesso di pubblicare post. Con lui volevo far emergere la parte di me giocosa, brillante, che giocava con le donne e con il sesso, senza tabù e senza falsi moralismi. Tentativo miserevolmente fallito (non sono così). Come mai questo nuovo e spero ultimo nik? Perchè io non ho bisogno di una donna che mi ami solamente (qualcuno potrebbe dire: e cosa vuoi di più, questa è la massima aspirazione di ogni uomo), ma di una donna che si faccia abbracciare e lo ricambi, che abbia voglia di ridere insieme, di cantare a squarciagola, di essere romantica, di fare sesso con piacere. Si quest'ultima cosa l'ho scoperta a mie spese negli anni. Senza il piacere del sesso in una coppia manca tutto il resto: la complicità, il gioco, le risate, la condivisione, l'intimità.... Cose che io non ho praticamente mai avuto con la mia compagna e adesso sono diventate macigni. Anni ed anni di scambi di messaggi puramente tecnici, senza più un bacio, senza intimità. Ora sono al limite dei limiti e pur volendole ancora bene, devo andarmene via. Ho bisogno di respirare... ho bisogno di ossigeno!! Tutte belle parole... tanto nella prigione dorata del suo amore, rimarrò ingabbiato per sempre.
Dopo questo lungo sproloquio, come al solito sgangherato, veniamo alla domanda: Cosa fare allora?
Mi sono svelato più di quanto avrei dovuto, ma a questo punto non me ne importa più nulla, avevo bisogno di sfogarmi e di tirare fuori gridando tutta la mia amarezza. Do in pasto ai maligni e ai calunniatori questo mio sfogo sperando di trovare anche qualcuno che possa comprendere. |
Post n°2 pubblicato il 23 Gennaio 2011 da Consonanza_vitale
Vieni, siedi qui accanto a me sul divano. Il mio braccio intorno al collo e tu che poggi la tua testa sul mio petto. Ti ascolto... Quanta sofferenza lacera il tuo cuore, quanti pensieri tristi... condividili con me. Quando si parla d'intimità la maggior parte delle volte ci si riferisce al sesso, ma c'è un'altra intimità, spesso dimenticata, ormai facile preda dei tempi vorticosi che ci stanno distruggendo. E' un'intimità fatta di sguardi, di carezze, di sintonie. In quel momento l'animo si apre, lasciando uscire quel profondo che è nel nostro cuore. Pensieri inespressi e mai condivisi sgorgano improvvisi come una polla di sorgente. Escono fuori liberi, puliti, mai contaminati. Sono i momenti più belli ed appaganti della nostra vita. Attimi in cui ci sentiamo finalmente liberi , perché chi ci sta accanto, in quel momento, è un tutt'uno con noi. Respiriamo insieme le stesse emozioni, come un flusso che pur scorrendo in due corpi distinti, li unisce, li mescola, fino a farlo diventare unico. |
Inviato da: cassetta2
il 30/10/2023 alle 18:10
Inviato da: dueoreper1Nick
il 30/03/2012 alle 02:43
Inviato da: dueoreper1Nick
il 18/10/2011 alle 04:56
Inviato da: Consonanza_vitale
il 15/10/2011 alle 09:04
Inviato da: versolaluce1
il 15/10/2011 alle 07:42