Primavera del 92... fu lì che conobbi M. per la prima volta. M. era albanese... 40-45 anni, tratto somatico similbalcanico, alto 1 e 80 circa. Era venuto in Italia affrontando di notte un viaggio della speranza, con sbarco a nord di Otranto. Giunto dalle mie parti, senza regolare permesso di soggiorno, aveva trovato lavoro come manovale, al nero e sottopagato. Fortuna volle che, dato il suo elevatissimo spessore morale, data la sua balenante signorilità, aveva attirato istantaneamente, in maniera del tutto casuale, l'attenzione di mio padre. Da quel giorno nacque un'amicizia profonda, sana e pura, come l'acqua di sorgente in alta quota. M. era ingegnere, di quelli che valgono... Con il tempo M. superò la sua atavica timidezza e diventò uno di famiglia… Ricordo che ogni week end veniva a pranzo da noi. Con l’aiuto di mio padre trovò un lavoro regolare consono alla sua preparazione. Ebbe il permesso di soggiorno e portò la sua famiglia, moglie e due figli, in Italia. Cambiò lavoro, facendo un salto di qualità dal punto di vista remunerativo: import-export Italia-Albania. Nel corso degli anni i figli dapprima si integrarono, poi conseguirono la laurea e infine presero la cittadinanza Italiana. Ricordo che mio padre fece il passaporto per seguirlo durante uno dei suoi viaggi verso l’Albania. M. teneva particolarmente a mostrargli la sua terra. Aveva una sorta di venerazione per mio padre, amico, fratello consigliere…..destino crudele!!! Nel giorno di Pasqua, 2003, M. fu ammazzato durante un tentativo di rapina tra Scutari e Tirana… Era dolce, dolcissimo con la moglie, provava un amore sconfinato per i suoi figli, amava i Dire Straits e i Pink Floyd, amava l’Italia ed era moralmente encomiabile..… un attimo, un solo colpo….diritto al cuore…la fine…la fine della terrena amicizia tra M. e my dad… M. è stato un uomo fortunato. In pochi riescono ad integrarsi in maniera naturale, senza trovare ostacoli insormontabili lungo la propria strada. In ogni caso, sono orgoglioso di mio dad, esempio massimo di signorilità e bontà d’animo….persona d’altri tempi!! So per certo che M. veglia su papà allo stesso modo in cui lo fa sui suoi cari…
Post N° 18
Primavera del 92... fu lì che conobbi M. per la prima volta. M. era albanese... 40-45 anni, tratto somatico similbalcanico, alto 1 e 80 circa. Era venuto in Italia affrontando di notte un viaggio della speranza, con sbarco a nord di Otranto. Giunto dalle mie parti, senza regolare permesso di soggiorno, aveva trovato lavoro come manovale, al nero e sottopagato. Fortuna volle che, dato il suo elevatissimo spessore morale, data la sua balenante signorilità, aveva attirato istantaneamente, in maniera del tutto casuale, l'attenzione di mio padre. Da quel giorno nacque un'amicizia profonda, sana e pura, come l'acqua di sorgente in alta quota. M. era ingegnere, di quelli che valgono... Con il tempo M. superò la sua atavica timidezza e diventò uno di famiglia… Ricordo che ogni week end veniva a pranzo da noi. Con l’aiuto di mio padre trovò un lavoro regolare consono alla sua preparazione. Ebbe il permesso di soggiorno e portò la sua famiglia, moglie e due figli, in Italia. Cambiò lavoro, facendo un salto di qualità dal punto di vista remunerativo: import-export Italia-Albania. Nel corso degli anni i figli dapprima si integrarono, poi conseguirono la laurea e infine presero la cittadinanza Italiana. Ricordo che mio padre fece il passaporto per seguirlo durante uno dei suoi viaggi verso l’Albania. M. teneva particolarmente a mostrargli la sua terra. Aveva una sorta di venerazione per mio padre, amico, fratello consigliere…..destino crudele!!! Nel giorno di Pasqua, 2003, M. fu ammazzato durante un tentativo di rapina tra Scutari e Tirana… Era dolce, dolcissimo con la moglie, provava un amore sconfinato per i suoi figli, amava i Dire Straits e i Pink Floyd, amava l’Italia ed era moralmente encomiabile..… un attimo, un solo colpo….diritto al cuore…la fine…la fine della terrena amicizia tra M. e my dad… M. è stato un uomo fortunato. In pochi riescono ad integrarsi in maniera naturale, senza trovare ostacoli insormontabili lungo la propria strada. In ogni caso, sono orgoglioso di mio dad, esempio massimo di signorilità e bontà d’animo….persona d’altri tempi!! So per certo che M. veglia su papà allo stesso modo in cui lo fa sui suoi cari…