Un cuore è andato fuori strada. Giace accartocciato su se stesso in un angolo nascosto dagli sguardi. Ha spine conficcate, è impolverato, livido, sanguinante. Non aspetta soccorsi, sa di essere invisibile. Sta esposto alle intemperie, soffre il gelo della notte, la pioggia, il vento, la tempesta improvvisa. Non scansa i morsi dei cani, li lascia fare. Neanche quelli metteranno fine ai battiti. Non urla, non lacrima, non chiede niente. Non aspetta di essere raccolto. Sta lì, immobile col suo dolore. Di quello è fatto. Solo quello può ucciderlo davvero. Cannibalismo crudele e spietato. Il dolore mangia il cuore. Il cuore si nutre di dolore. Fine.Una donna vive senza cuore. Sa dov’è ma non lo cerca. Notti e giorni senza battiti. Vive di sola mente. Si nutre di cielo.Respira con un buco in mezzo al petto…
