certenottiqui

Solo piangere


Sento il mondo spegnersi all’improvviso. Cala il sipario su ogni forma di vita. La mia. La gente è un piccolissimo punto lontano. Respingo parole inutili. Faccio a pugni col rumore assordante, col vociare privo di senso, con la luce artificiale di occhi cadaverici. Mi sta fuori tutto. Con disinteresse vago per le strade di questa città caotica e assurda. E’ tutto doppio e contrario. Un occhio al passato, uno al futuro e l’anima inchiodata a questo presente sfaccettato e denso. Un braccio accarezza ancora un amore cadavere, l’altro stringe una nuova e viva emozione. Resta in mezzo un precipizio di dolore che fatica a stemperarsi. Cronica disabitudine all’amore. Vorrei poter rinascere pura, senza inquinamento emotivo, senza la genetica contaminazione depressiva e pessimista. Vorrei poter credere che si può vivere senza dolore. Ho preso troppi treni al volo, senza conoscerne la direzione. Li ho presi per andare non per arrivare. Ho visto posti non indicati nelle mappe, lì ho avuto la percezione dell’universo. Davanti a un bivio ho svoltato a caso…e mi sono persa nel posto più bello. Viaggio ogni notte verso un altrove partorito dalla mia mente insana. Senza case, né strade. Senza progetti, né luoghi. Senza mete, né obiettivi. Fatto di sogni ed emozioni. Di cuore e di carne. Di mente e di anima. Un posto che non ha spazio per nessuno. Dove il dolore è padrone e decide su ogni maceria. Chiudo gli occhi e mi incammino lì, sicura di trovare nel silenzio la pace che bramo…