certenottiqui

Colore


Insolente si riaffaccia nell'anima il solito fastidio. Ronza nelle orecchie con l'insistenza di un insetto. Attratto da un odore dolciastro non dà tregua. Sta lì a ricordare che tanto, prima o poi, tutto torna al suo ordine naturale. Che le cose, le emozioni, le scosse, non sono intense per sempre. Che tutto è comunque destinato a spegnersi, a zittirsi in un irrimediabile silenzio. Anche le parole perdono spessore, diventano semplice accostamento di vocali e consonanti, alle quali una bocca amara decide di dare un suono stonato. Una mente col baricentro ormai fuori dalla sua base innalza muri sghembi, destinati a crollare. C'è un modo di vivere le cose senza starci dentro, cose troppo grosse che non trovano spazio possibile per espandersi. Cose che ci stanno solo fuori, fuori di noi, che guardiamo con lenti spesse, fuori fuoco. Distorte immagini di noi stessi, impegnati in improbabili acrobazie fisiche e mentali, immane sforzo per trovare qualcosa da fare, per riempire gli spazi vuoti dentro l'anima. Ci fosse un modo per distruggere le impalcature ogni cosa tornerebbe al suo antico splendore. Ma i muri sono coperti da tubi d'acciaio e ingannevoli pubblicità che reclamizzano offerte scadute da tempo. Vernice indelebile rimanda agli occhi scarabocchi senza senso. Servirebbe una mano di bianco...per riscriverci ancora sopra una storia nuova... e servirebbe anche una mano di nero... per lasciare lo sguardo libero di inventarsi ancora schizzi di colore...