certenottiqui

Pause


E’ una vacanza. Un momento di riposo. La licenza di un soldato. Boccata d’ossigeno tra due apnee. Il prima doloroso, il dopo incerto. Dietro l'incubo, davanti l'abisso. Nel mezzo un'anima incapace. Mutilata e muta. Ferma. Scintille si disperdono senza fiamme. Muoiono rassegnate. Nel silenzio s'infrangono parole ormai vane, lontane, inutili. Non mi sfiorano pių. La mente rifiuta ogni cosa, vomita tutti i sogni e le illusioni. Si nutre solo di presente e di realtā tangibili. Non c'č pių spazio in questo vuoto. Non c'č movimento in questa giostra impazzita. Non c'č pioggia che bagni, nč fuoco che bruci. Un cumulo inerte di vestiti inzuppati e ustionati resta a terra a impolverarsi. Io sono altrove. Lontano. Senza ali tento l'immane fatica di un volo, con massi dentro le tasche e montagne alte sul cuore. Senza domande, nč risposte. Senza cercare, nč desiderare. Solo questo maledetto peso che preme dentro e mi impedisce di volare..Vado tastando nel buio residui d’emozione.Li inietto per farmi ancora male. Per morire dolcemente. Per non dire basta. Per vivere