certenottiqui

quale futuro


Cosa c’è oltre questo denso muro di nuvole? Pesanti coltri di piombo fanno da barriera all’al di là. Vorrei conoscere quel “là”, quell’oltre che mi porto dietro da sempre e che fatico a vedere. Una generazione senza futuro. Ci chiamano così… quelli come me, nati alla fine dei ’70… Un tempo non ci facevo troppo caso. Pensavo che, avendo le capacità, tutti potessero farcela a lavorare, pagare un affitto, mangiare, vivere… semplicemente… eppure mi guardo intorno e c’è solo buio. Il nulla mischiato al niente. Parole, promesse, bozze, tentativi poco convinti. Piccoli senzatetto crescono… Sono già cresciuti in effetti… trentenni allo sbando, più che borderline… offline….  Comincio a credere che quando hai un lavoro precario, quando basta una bolletta salata per non farti arrivare alla fine del mese, quando pensi che non avrai vecchiaia perché non avrai una pensione, quando se malauguratamente ti rompi una gamba perdi il lavoro all’istante, quando non hai alcuna certezza di sopravvivenza…allora anche il resto diventa precario. L’amore, gli affetti, la vita sociale. Non ti hanno tolto solo il futuro, ma anche la voglia di avercelo un futuro. Forse sta tutto qui. La voglia. Quel piccolo piccolissimo sforzo per premere un tasto start e darsi da fare. Cominci a pensare che tanto non serve a niente. Che andrà a puttane anche stavolta. E allora te ne stai accucciato in un angolo di casa, ad evadere davanti a un pc… nel peggiore dei casi davanti a un cartoccio di vino scadente…solo come un cane randagio che non ha voluto padroni per essere libero ed è finito vittima e prigioniero di se stesso.  Bisognerebbe trovare il coraggio di dire: arreso! Sì resa…rassegnazione… e chiamateci pure apatici, vuoti, bamboccioni. Siamo figli vostri però. Figli di una società che per decenni è stata solo un grande bluff, gonfia ma vuota, un gigante coi piedi d’argilla raccolto a cucchiaiate da nani e ballerine, avvoltoi passati per eroi… Ora quelli che dovevano opporsi e si sono arresi/venduti vorrebbero da noi la rivoluzione… un secondo ’68… e magari pure le bombe… Ho un’idea: trasformiamoci tutti in cecchini e spariamo a vista… tolti di mezzo loro chi resta?! E allora no, non me la bevo… resto qui sotto il letto a masticare la sabbia nella quale ho seppellito la testa e ogni idea…