certenottiqui

Sobrio delirio


Spigoli appuntiti, filo spinato, mine antiuomo, barricate esplosive. Questo circonda la mia tana. Sto tutto il giorno a controllare i buchi, a riparare le brecce, a tappare gli spifferi. Mi difendo da sola. Da che? Dagli esseri umani? Dal brutto mondo? Dalla cattiveria? Dal dolore? Dall’amore? O soltanto da me stessa? E poi… potrò mai difendermi dai fulmini e dalla pioggia? Come costruire un tetto sulla mia testa? Non voglio stare al buio. Stelle e luna rischiarano le tenebre dell’anima, spezzano la paura nelle notti troppo ossessive. Sono stanca di stare in trincea. Sono stufa della guerra difensiva. Sì mi ha salvato, mi continua a salvare. Dovevo finire tossicomane, alcolizzata o in manicomio. Ma sono qui, ho un lavoro, ho amici, vivo una vita apparentemente normale. Sono un miracolo forse. Ma può un miracolo resistere ai tagli, ai ricordi, agli incubi, a ciò che ha visto e sentito? Un miracolo non è duraturo, è quasi un miraggio. Ecco in realtà sono solo un miraggio. Quello che credo di vedere allo specchio non è la mia vita reale. E’ solo un abito che mostro al mondo, per sopravvivere appunto. Forse dentro sono già cadavere in putrefazione, da tempo… Si può amare un morto?Certo che no…