certenottiqui

Pezzi buoni


Come un’altalena. Così sale e scende il mio umore. Dalle stelle alle stalle. Dalla terra al cielo. Un movimento perpetuo che non si ferma mai in bilico, non trova una sua linea d’equilibrio. Troppo o troppo poco. Il tutto e il nulla. Infinita giostra che gira su se stessa. Ora è su. In qualche modo è risalita. Vento d’ottimismo come uno schiaffo mi sbatte in faccia. Grandi bracciate mi fanno stare a galla in questo mare nero, melmoso e denso.  Trovo scorci di luce e pace. Godo del mio tempo. Lo gusto lentamente, con piacere, come un dessert dopo un pasto troppo abbondante. Pregusto momenti futuri, di un futuro vicino e accessibile. Attendo ore di mare e sole, di affetti… affetti un po’ sghembi forse, ma esistenti in qualche angolo del cuore. Ore di tavole imbandite, di antichi sapori, profumi d’infanzia che sanno di terra, di fiori, di freschezza. Sento che posso prendere tutto questo se sposto da un lato il peso delle emozioni cattive elascio libere quelle buone. Voglio provarci. Sono stanca quest’anno. Stanca come mai. Stanca dentro. Sento il desiderio di poggiare la testa sul morbido e azzerare il vortice solito dei pensieri. Voglio alzare muri amici che respingano solo il brutto e lascino passare la brezza vivifica della mia terra, del mondo che ho lasciato troppo tempo fa, mai rimpianto, ma a volte desiderato. Voglio poter dire “mamma”, sapendo che qualcuno si girerà…e già so che nasconderò lacrime e un cuore gonfio che non trova via d’uscita.Sarà ancora strada… un’andata e ritorno della durata di un lampo… il tempo giusto per vedere…e poi guardare oltre…