Certi momenti

senza parole


mi piacerebbe sapere qual'è il confine tra diritto di informazione e  violenza mediatica,mi piacerebbe sapere la diferenza tra educazione e professionalità..mi piacerebbe sapere tante altre cose,ma al momento sono impietrito di fronte all'infinità di scorrettezze e ipocrisia che i reporter di quasi tutti i telegiornali stanno facendo a quella povera gente che ha subito la più immane delle tragedie.Più che reporter li definirei avvoltoi.Ho visto questi avvoltoi entrare nelle tende,dove la gente cercava di riposare,filmare avidamente e senza ritegno,li ho visti andare a bussare ai finestrini delle automobili in piena notte e chidere le cose più assurde....li ho visti intervistare persone che hanno perso figli,fratelli ...amici...la casa...e non mostrare rispetto alcuno per il dolore.Li ho visti andare a scavare negli archivi e recuparare altre scene di dolore,pianti e disperazione,di cose che a fatica si dimenticano...e loro,non contenti della tragedia che gia si sta vivendo,hanno aggiunto dolore al dolore.Questa è informazione? Per me è crudeltà. Rimandare decine di volte al giorno gli stessi filmati,quelli più crudi,quelli più disperati.Perchè,mi chiedo,non dare spazio alla vera informazione? non c'è bisogno di zoommare su lacrime e amarezza e di lasciare li l'obbiettivo,immobile per interminabili secondi su quei volti gia stremati.Senza Parole.