Cervello offresi

Non sparate sul pianista… o forse sì


Mi è capitato di vedere uno spot di una "trasmissione" Rai.Sì, insomma, una trasmissione tutta lustrini e cotillons, uno di quei format che fanno un largo uso di risorse (pubbliche) per scenografie, ospiti, costumi, balletti e così via.La trasmissione è, udite… udite, la fantasmagorica, meravigliosa (e chi più ne ha più ne metta): "Non sparate sul pianista".Lo spot era inquietante, ma non mi sembrava giusto sentenziare su qualcosa senza conoscerla. Quindi mi sono documentato e via sul web…Ho trovato non poche informazioni. Dal sito della Rai scopro che "si tratta di un nuovo game-show condotto da Frizzi". La descrizione continua con: "Per quattro settimane la rete ammiraglia proporrà un mix equilibrato di gioco, divertimento e grande musica italiana.".Mi sembra di capire che due squadre di "vip" (o "vips"?) si contendono la vittoria a suon di canzoni che però (credo) debbano prima indovinare da poche note musicali scandite da un musicista di piano-bar e cimentarsi poi nel canto del brano indovinato.Non vorrei sembrare polemico, ma mi vengono in mente due considerazioni.La prima: ma questa favolosa "trasmissione", acquistata da un format irlandese (cito sempre il sito di Rai 1), nella mia mitica comitiva degli anni '80-'90 la realizzavamo a costo zero durante le festicciole fatte in casa. Capperi! Con circa 25 anni di anticipo avevamo realizzato un format televisivo. Che stupidi eravamo, noi pensavamo solo di farci quattro risate e invece… potevamo registrare quell'idea e adesso ci stavamo godendo una "paccata" di soldi. Pensa un po', ricco e famoso come sarei diventato, adesso starei seduto in un salotto televisivo a pontificare su chi avrebbe dovuto lasciare "la casa" o sui motivi che hanno spinto quel tale a mangiare di nascosto qualche pezzo di cocco illegale su "l'isola". Ma pensa te! Potevo, con i miei amici, varcare la sottile linea rossa che divide l'essere ricco e famoso dal precario sfigato e scansafatiche. Che occasione sprecata!La seconda considerazione: ma perché devo pagare un profumatissimo canone (non mi cimento nella polemica se sia giusto o no pagare un canone alla tivu di Stato se mi costringe poi a vedere le stesse trasmissioni Mediaset interrotte dalle stesse pubblicità) per guardare un gruppo di viziati e strapagati "vip" (o si scrive "vips"?) che si divertono così come si faceva una volta durante le festicciole fatte in casa da una comitiva di scapestrati studenti (ignari che sarebbero potuti diventare ricchi e invece sono rimasti poveri precari)?Qualcuno potrebbe dirmi: "e chi ti costringe a guardare?". Il canone, signori, il canone che ogni anno pago! A caval donato non si guarda in bocca, ma se il cavallo lo pago, i denti pretendo di guardarli! Eccome se lo pretendo!