Cervello offresi

C'è qualcosa che non va!


Stamattina c’era un bel sole e, facendo un lavoro che mi tiene inchiodato alla poltroncina girevole della mia scrivania svariate ore (beati i minatori), ho deciso di fare quattro passi con mia figlia imbacuccata e beata nel passeggino.Speravo che quattro passi mi avrebbero fatto sgranchire gambe e cervello. Speravo mi tornasse il buonumore.Non è stato così, anzi.Ho notato che qualcosa non va nella mia città. Giugliano (comune strapopoloso a pochi chilometri da Napoli) qualche secolo fa faceva parte di un’area nota come Campania felix ma oggi è uno dei tanti territori della Terra dei fuochi.Dicevo che qualcosa non va (in realtà lo sapevo da un pezzo); da un paio di settimane è iniziata nuovamente la raccolta differenziata (non so quanti tentativi sono stati fatti e quante aziende si sono avvicendate) annunciata anche stavolta con manifesti, volantini, proclami, cotillons e, immancabili, tarallucci e vino.Parlare male delle aziende che dovrebbero provvedere a raccogliere e smaltire i rifiuti differenziati dal popolo sarebbe come sparare sulla Croce Rossa e… non… lo… vabbe’ un colpo solo lo sparo: l’anno scorso ho pagato 6oo Euro di monnezza e a quel prezzo non dico che pretendo che vengano a prendersela fin dentro casa ma almeno i bidoncini che stanno fuori al parco ogni tanto venite a svuotarli e che diamine!Ehm… sto divagando. Dicevo che qualcosa non va perché a pochi passi da casa mia vedo cumuli di monnezza abbandonati in strada (con questo freddo ci vuole un cuore di pietra a lasciare in questo modo cose che ci sono state tanto vicino, sto divagando…).Addirittura al confine tra Giugliano e Aversa c’è una discarica in piena regola abusiva. È vero, ci sono dei cartelli che ammoniscono i trasgressori che ci sono telecamere che riprendono i diciamo così personaggi dotati di scarso senso civico che verranno severamente puniti, ma da più di due anni (ma possono anche essere di più) la discarica in piena regola abusiva sta sempre là per cui mi viene il dubbio che per il momento hanno istallato solo i cartelli (più economici) e non le telecamere (più costose).Ora mi chiedo: «ma se la raccolta differenziata è (nuovamente) partita, come mai c’è tanta munnezza per strada?».Qualche risposta me la sono data ma ancora non ho capito qual è quella giusta.La prima è questa: «i miei compaesani sono incivili e incapaci!». Sento già le urla indignate di quelli che dicono che parlo male e faccio parlare male quelli del nord dei giuglianesi, che non devo fare di tutta un’erba un fascio, che sono i soliti pochi maleducati che rovinano sempre l’immagine dei bravi giuglianesi! A costoro risponderei (se mi facessero questa domanda, ovviamente): «Amici, compaesani, giuglianesi, i conti non mi tornano. Se sono i soliti e pochi incivili a rovinare tutto, mi spiegate come fanno a produrre tanta monnezza in una sola giornata da riempire tanti angoli della nostra bella Giugliano?». Secondo me sono solo una decina (forse venti) le persone che fanno la raccolta differenziata come si deve (ovvero “prima di buttare i vasetti di yogurt vuoti, si lavano”). Tali persone, tali “inguaribili sognatori di un futuro migliore e di una Giugliano più vivibile è possibile”, sono poche e destinate a soccombere (come sempre accade).La seconda risposta è questa: “Tutta colpa del tam tam”. Nella mia terra (ma credo un po’ in tutto il Sud) la diffusione delle notizie è affidata alla trasmissione voce a voce, casa per casa, vicolo per vicolo, strada per strada. È una cosa bella e pittoresca ma pericolosa assai. Dal punto in cui la notizia parte fino al punto in cui arriva può cambiare completamente. Ad esempio la squadra del Napoli ha acquistato il famoso calciatore Higuain; ebbene dopo tre vicoli la notizia era: “quest’anno vinciamo lo scudetto”. Di conseguenza per gli abitanti di tre strade più avanti era il momento (e finalmente!) di festeggiare il quinto scudetto (quello in corso più altri due opzionati). Il quartiere dopo era nella gioia più completa perché la nazionale italiana di calcio composta da tutti i giocatori del Napoli (riserve comprese) aveva vinto il mondiale (e anche i prossimi tre così, sulla fiducia). Ma… sto divagando!Dicevo del tam tam della monnezza. Uno posa inavvertitamente una busta per terra e se la dimentica, poi arriva un altro che dice: «Ah, è qua che si butta la monnezza, fammi avvisare a Carmela», Carmela avvisa Titina, Titina chiama quell’altra e si fa il cumulo.Vuoi vedere che è andata così anche con i rifiuti tossici interrati dalle mie parti? Già sento la voce di Gennaro che dice: «Tonino, dove posso mettere questo bidone di napalm e queste tegole di amianto che domani devo portare a smaltirli». «Appogiali lì Genna’ che devo mettere dei fusti di scorie di un mio amico così domani facciamo un solo viaggio». Passa Salvatore che vede e telefona a Pasquale ed ecco che la situazione sfugge di mano a Tonino che prende una ruspa e copre tutto con il terreno.Forse anche per i roghi è andata così: «Maria, hai visto Concetta ha fatto il barbeqù. Domani ti faccio vedere che Teresa lo fa pure lei». Tre vicoli dopo la notizia è questa: “stanno testando un nuovo termovalorizzatore”. Due strade più avanti arriva la voce che “hanno aperto un termovalorizzatore fai da te tipo L’Ikea (dalle mie parti la nota azienda si chiama così). Andiamo tutti a bruciare qualcosa sennò che figura facciamo”.La terza risposta (che forse è quella giusta) potrebbe essere un mix delle prime due più un servizio di raccolta e smaltimento rifiuti affidata ad aziende multinazionali che solo venti giorni prima di vincere l’appalto si occupavano di disbrigo pratiche auto.Mah, che brutta storia. Da domani non esco più di casa mi immergo in internet almeno quello è un mondo virtuale e la munnezza non esiste. O sbaglio?