Cervello offresi

Strani accadimenti finanziari


Qualche giorno fa mi è arrivata una missiva della banca (non ne ho parlato per non farvi preoccupare) e ho capito subito che era roba grossa.La carta usata non era la solita, mi sembrava più, come dire, costosa. Anche il tono era meno superficiale delle altre volte (hai incassato tot, hai speso tot: anche questo mese stai inguaiato), era un tono più serio, più allarmante: "Gentile cliente" (di solito cominciano con un più informale "Ue' pezzentone, ancora vivo?") deve adempiere alle Norme Antiriciclaggio previste da… e giù una sfilza di leggi, commi, articoli, paragrafi.Mi sono spaventato. Non poco.Decido di adempiere subito. Mi organizzo. La prima cosa, ho fatto la barba con la schiuma preferita dai calciatori e la bilama che non rade, accarezza la pelle. Volevo fare bella figura.Ho scelto con cura camicia e cravatta, l'immagine è tutto! Ho deciso di portare anche mia moglie (giusto per dare il senso della famiglia unita, prerogativa essenziale per non essere considerati un delinquente uso a riciclare denaro sporco). L'ho fatta vestire di tutto punto e ho anche lavato la macchina. Il portiere stamattina mi ha detto: «state proprio bene, a che ora è il matrimonio?», «alle 10» e mica potevo stare a spiegare che dovevo adempiere alle norme antiriciclaggio, sarei stato additato nel parco come il colletto bianco della camorra (e pure della mafia).Per non fare scena muta con il funzionario della banca, con Amelia abbiamo fatto le prove ieri sera. Io seduto con la lampada accesa in faccia e lei che gironzolava e all'improvviso faceva domande "scomode". «Chi siete?; Cosa fate per vivere?, Perché il giorno tot avete fatto quel versamento? Cosa sono quei 27 euri di spese?».Insomma ero preparato al meglio! Vieni, vieni banca, sono pronto, non mi fai paura.Prima di uscire di casa sento la notizia che la BCE è riunita a Napoli. Maro' ma si può sapere che cavolo hanno trovato sul mio conto? Male che vada uso il collaudato sistema "a mia insaputa".Entro in banca, non so perché ma mi pare che tutti mi guardano. «È arrivato o' malamente. Mo' vedi che il direttore chiama i carabinieri». Stavo già urlando «È stato fatto tutto a mia insaputa», quando mi si avvicina il direttore con un sorriso (sorridevano pure i carcerieri dei campi di concentramento, penso tra me e me. Se mi chiedono di entrare in una stanza a fare una doccina, venderò cara la pelle).«Buongiorno, venga nel mio ufficio, è cosa di poco». Infame, vuoi rassicurarmi, mi guardo intorno cercando un'arma da usare al bisogno.«Ecco qua il modulo, deve firmare qui, vede?». Firmo, Mi dà la mano e mi congeda.Resto fermo. Ma come tutto qui? E l'interrogatorio sotto tortura? Le indagini? Le intromissioni dei Servizi segreti?Maro' per una volta che potevo provare il brivido di essere considerato uno della "casta" e mi liquidano così in trenta secondi netti! Pure questo mi avete tolto, maledetti, il piacere di sentirmi un vip.