Cervello offresi

Il grande salto


Il giorno in cui morii splendeva il sole. Bello e caldo. Un giorno di fine estate, quasi autunno.Mai avrei immaginato di fare il grande salto proprio quel mattino, altrimenti avrei impiegato meglio la mia ultima notte. Che so, avrei passato tutto il tempo che mi restava a sussurrarti "ti amo", e invece… avevamo litigato. Non ci parlavamo quasi. E se ci parlavamo erano solo parole brutte. Dannata (e deliziosa) gelosia.Se lo avessi saputo, ti avrei baciata. Come piaceva a te. E ti avrei abbracciata. Forte. Forte da toglierti il fiato.C'era il sole, me lo ricordo bene. Chiusi gli occhi, giusto un momento, e non c'ero più.Dicono che negli attimi (pochi) che precedono il viaggio ti passi tutta la vita davanti. Deve essere vero perché in quegli attimi c'eri tu. Anche le bambine, ma soprattutto tu.Io mi ricordo tutto. Ogni singolo respiro. E anche se non ci sono ti vedo benissimo, sei lì che fumi nervosamente mentre fissi fuori il buio. Sono dietro di te, in silenzio e sorrido ma ho gli occhi lucidi. E anche tu. Non dire di no, ti sto guardando… e anche tu mi vedi, sono un riflesso nel vetro. Ci sorridiamo. Ma non siamo più felici…[…]