Cervello offresi

Quanti ricordi


 Sarà che ci avviciniamo alla fine del Festival di Sanremo e la tristezza mi assale, ma questa storia voglio proprio raccontarla.Lo so non ci crederete, nemmeno il mio psichiatra ci crede, e nemmeno gli omini vestiti di bianco che mi somministrano pillole multicolori (e multi effetti collaterali), però concedetemi almeno il beneficio del dubbio.Ecco la storia…Quando mi chiesero di far parte dei Bitols, sapevo che mi stavo cacciando in un brutto guaio.Non so, quei tre non mi piacevano troppo. Una questione di pelle, credo.Eppure non seppi dire di no!Con John Winston e James Paul, le cose si fecero subito complicate.Questioni sui diritti d'autore e sulla divisione di "Fish and chips" che era la moneta con cui venivamo pagati nei fumosi club di Boscoreale.Io pretendevo tutte le patatine, quindi il sodalizio non poteva durare a lungo.Winston e James (WiJa come li avevo soprannominati io) non sopportavano questa suddivisione e spesso finiva a botte.Solo il povero Ringo, che guidava il nostro furgoncino scassato, era esentato dalla rissa, tanto a lui bastava un bottiglione di Gingerino (di qualsiasi marca andava bene purché fosse rosso) e quindi ci lasciava a darcele di santa ragione fino a quando non svenivamo.Poi ci facevamo una bevuta e gonfi e lividi si andava al prossimo concerto.Quella sera no! Quella sera nessun gingerino poteva sistemare le cose.Non lo avrei mai potuto sopportare. Giammai! Non lo avrei mai accettato. E quando strappai il contratto Ringo impazzì dal dolore e Winston incredulo non disse una parola. Mi vide sbattere la porta ma restò freddo e impassibile.James accennò a un sorriso beffardo ma null'altro, sapeva benissimo che Winston aveva tirato troppo la corda: no, le cover dei successi di Gigi D'Alessio non le avrei mai cantate.Mai.