M&dintorni

il sonno della ragione genera bulli..


 leggo la pagina web de " la repubblica" di oggi e,tra un titolo in alto sugli europei,debitamente strombazzato e l'ennesimo allarmante articolo sulle difficoltà economiche degli italiani,mi imbatto nell'ennesima notizia di casi di danneggiamento di beni pubblici ad opera dei vandali.solo che stavolta i vandali sono una ventina e tutti super minorenni,visto che hanno tra i 12 e i16 anni.i carabinieri del comando provinciale di torino li han denunciati e negli archivi vide dei loro cellulari han trovato la prova filmata delle loro bravate. nel caso specifico han fatto apezzi e danneggiato una struttura in disuso,ma non fatiscente di proprietà dell'asl di giaveno.filmati dove li si vede allegramente fare a pezzi bagni,muri,finestre e tutto ciò che non resista ai colpi di mazze spranghe.e non sono nuovi ad atti di teppismo e bullismo vari ed assortiti.semplicemente rimango allibbita e mi chiedo cosa cazzo stia capitando a ragazzini che son distanti da me solo 10 anni.possibile che in 10 anni ci sia stata un'involuzione dei modelli educativi tale da generare una paurosa assenza di rispetto perciò che è altro da te e da casa tua?!quando ero piccola e mi capitava di buttare una carta per terra o di far casino la frase che sentivo più spesso era " faresti lo stesso a casa tua?-oppure- ma stai  a casa tua?"ora i primi che del bene pubblico se ne fregano son proprio quegli adulti a cui si cheide poi di educate un figlio al rispetto di ciò che è altro da casa sua..ok,arrivare a sfasciare senza motivo apparente strutture pubbliche,come violentare coetanee e picchiare e bruciare i capelli del ragazzino più debole saran pure casi limite,ma lo stesso ci si deve allarmare:il bullismo,infatti,in tutte le sue sciagurate forme è un fenomeno,  che nel solo piemonte Piemonte( perchè quest'ultima " impresa" si è verificata in quella regione) sta registrando cifre allarmanti. Secondo uno studio che ha monitorato negli ultimi due anni 527 istituti scolastici della regione, promosso dal ministero della Pubblica istruzione e l'Ufficio scolastico regionale insieme all'Associazione nazionale dei Pedagogisti italiani, nel 2008 i casi sarebbero aumentati del 43,6%. Maggiore è la frequenza nelle scuole secondarie di primo grado, dove si consumano il 51% degli atti di bullismo, seguono le scuole primarie con il 27,1% dei casi e infine le scuole superiori con 21,1%.