Creato da channelfy il 15/12/2008

Channelfy

Rosam cape, spinam cave.

 

« 'Sono tutti uguali' di...Aquile in sogno di Tanz »

Giornata mondiale contro la violenza sulle Donne: appelli di Amnesty nel mondo

Post n°2551 pubblicato il 25 Novembre 2010 da channelfy

Oggi, Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne Amnesty International da’ un rinnovato impulso alla campagna ”Mai piu’ violenza sulle donne”, promuovendo nuove azioni per garantire a tutte le donne il diritto a vivere una vita dignitosa e libera dalla violenza.

L’azione di Amnesty International si concentra quest’anno sul legame tra poverta’ e violenza, per spezzare questo circolo vizioso in cui moltissime donne nel mondo sono costrette a vivere. Le donne e le ragazze che vivono in poverta’ spesso vedono violati i loro diritti umani, costrette a sposarsi in eta’ precoce, discriminate a causa di etnia, religione, stato civile o disabilita’, senza autonomia economica. Le loro vite sono segnate dalla violenza sessuale, dallo scarso accesso a un’istruzione adeguata e dalla mancata protezione dai rischi collegati alla gravidanza e al parto.

 

La poverta’, per queste donne, non e’ solo mancanza di reddito ma anche impossibilita’ di vivere una vita dignitosa, di partecipare ai processi decisionali e di fare sentire la loro voce.

L’organizzazione per i diritti umani ha lanciato a livello mondiale tre appelli per chiedere la fine dell’impunita’ e della violenza sulle donne, in situazioni in cui il perpetrarsi degli abusi e’ alimentato dall’indigenza e dall’insicurezza. Le donne del Darfur nei campi profughi in Ciad rischiano quotidianamente violenze e abusi sessuali, sia quando escono per andare alla ricerca di acqua, cibo e legna da ardere, sia all’interno dei campi. In Tagikistan, il fenomeno dell’abbandono prematuro del sistema educativo da parte delle bambine e delle ragazze e’ molto diffuso; il mancato accesso a un’istruzione adeguata le rende estremamente vulnerabili allo sfruttamento, ai matrimoni forzati, precoci e poligami e alle violenze domestiche. Le donne sopravvissute agli stupri e ad altre forme di violenza durante il conflitto degli anni Novanta in Bosnia ed Erzegovina attendono ancora giustizia e riparazione.

Migliaia di donne sopravvissute allo stupro hanno perso i loro parenti; molte non sono in grado di trovare o mantenere un posto di lavoro a causa della loro fragilita’ psicologica e altre vivono senza una fonte fissa di reddito e in poverta’.

Quanto all’Italia, i dati Istat riferiscono che una donna su tre tra i 16 e i 70 anni nella sua vita e’ stata vittima dell’aggressivita’ di un uomo, ma solo pochissime lo hanno denunciato: 6 milioni 743 mila le donne che hanno subito nel corso della propria vita violenza fisica e sessuale (il 31,9% delle donne che vivono in Italia), mentre il 4% di loro ha chiesto l’aiuto delle forze dell’ordine o di centri d’ascolto e associazioni.

In quasi 4 milioni sono state vittime di violenza fisica (il 18,8%) circa 5 milioni (il 23,7%) di violenza sessuale (da parte del proprio partner il 6,1% e di un altro uomo il 20,4%).

Piu’ di un milione di donne ha subito la piu’ brutale delle violenze sessuali, lo stupro o il tentato stupro. A ottenere con la forza rapporti sessuali e’ spesso il partner (il 70% delle volte) e in questo caso lo stupro e’ reiterato. Il 6,6% delle donne ha subito una violenza sessuale prima dei 16 anni, e piu’ della meta’ di loro (il 53%) non lo ha mai confidato a nessuno. Gli autori delle violenze sulle minorenni sono degli sconosciuti una volta su quattro, nello stesso numero di casi sono parenti (soprattutto zii e padri) e conoscenti.

(mpd/sam/ss – ASCA)

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
Immagine correlata

 

AREA PERSONALE

 

 

 

Immagine correlataImmagine correlata

 

Immagine correlata

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963