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Saffo e l'amore...


 Passione d'amore Quei parmi in cielo fra gli Dei, se accanto ti siede, e vede il tuo bel riso, e sente i dolci detti e l'amoroso canto! A me repente, con più tumulto il core urta nel petto: more la voce, mentre ch'io ti miro, su la mia lingua nellefauci stretto geme il sorriso. Serpe la fiamma entro il mio sangue, ed ardo: un indistinto tintinnio m'ingombra gli orecchi, e sogno: mi s'innalza al gaurdo torbida l'ombra. E tutta molle d'un sudor di gelo, e smorta in viso come erba che langue, tremo e fremo di brividi, ed anelo tacito, esangue. Saffo ***  Poetessa Saffo è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a Mitilene, nell'isola di Lesbo, dove trascorse la maggior parte della propria vita, attorno al 640 a.C. o al 626-623 a.C...
 ***Nota di Lupobo________________Riguardo l'affresco raffigurante medaglione con busto ritratto (cd. Saffo), c'è da dire che: "Il dipinto, in IV stile, rappresenta il busto di una fanciulla con un polittico di quattro tavolette cerate nella mano sinistra ed uno stilo nella destra, che leziosamente ella accosta alle labbra in atteggiamento meditabondo, quasi a voler riflettere un attimo prima di accingersi a scrivere; i suoi capelli sono trattenuti da una delicata retina dorata, dalla quale morbidi riccioli fuoriescono per poggiarsi sulla fronte ed ai lati del volto, sereno e regolare, caratterizzato dai grandi occhi castani. Indossa un manto dai colori cangianti su una tunica verde, ai lobi dei cerchietti d'oro ed all'anulare sinistro un anello. Il quadretto, che faceva pendant con un ritratto maschile, è costruito secondo uno schema ben collaudato, adoperato ad esempio per Paquio Proculo e la moglie, da cui si discosta solo per due particolari, cioè il modo di tenere lo stilo ed il rivolgere le tavolette verso la fanciulla e non verso lo spettatore. Esso è privo di qualunque intenzione ritrattistica, che esclude anche la possibilità di identificazione con la celebre poetessa greca da cui riceve il nome, inserendosi piuttosto nel filone del ritratto intenzionale, inteso in questo caso, con il tipo della docta puella, a mettere in risalto l'appartenenza della fanciulla ad una famiglia colta e facoltosa." ***** Grazie