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Tempo che fu..


Reymond Leech art***  Eravamo una melodia sconosciuta al mondo intero e perfino a noi stessi che giocavamo all'amore. Amanti dell'arte e delle cose belle, perseguitavamo a rincorrerci e a spegnere quel fuoco che s'accendeva ad ogni nostro incontro, le mani giunte fra loro che peccavano e pregavano per la redenzione. C'erano tante stanze vuote da scegliere per sceglierci ancora: potevamo amarci ovunque ma solo di nascosto, all'ombra di una pesante tenda cremisi o su un parquet scricchiolante, unico testimone del fardello che ci scambiavamo l'un l'altra. C'erano le crepe sui muri decadenti ed i mobili scuri ad incupire la nitidezza di quelle mura candide, solcate dalle cicatrici del tempo, che inesorabile passava di anno in anno. Le prime rughe sul mio viso, i tuoi ultimi baci sul cuore e quel ricordo nitido. Stavamo crescendo e la vita ci separava con ancor più foga, fino a farci annegare dentro le nostre stesse incertezze, al punto che era diventato impossibile poterci ancora guardare negli occhi senza che il cuore fremesse e le lacrime sgorgassero con la forza di un'imminente tempesta sulle guance, stanche d'essere umiliate dal quel moto di disperazione. Ricordami giovane e bella, vestita di bianco e senza alcuna nostalgia sulle palpebre: deliziavi le mie voglie e gli incanti, assecondando i miei mostri sottopelle fino a farli tacere e farmi tacere. Sei stato l'inizio e la fine, il centro di gravità di ogni mia speranza. E non c'è più altro, più nulla che appartenga a noi.Parole al vento °°° Buonasera bellissimi..Sono tornata da due giornied il mio pensiero è il mio amato Libero.Grazie per i vostri commenti.Appena posso passo da voi.BacioniFrancesca