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Daniel Del Orfano Art

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Io esisto oltre te, oltre noi, oltre la nostra bolla silenziosa.
Senza te, non mento, sto bene.
Non mi servi per sorridere, per sentirmi bene con me stessa e tantomeno per trarre coraggio dalle tue mani. Sono nata donna ma la vita mi ha reso roccia dura ed impenetrabile, non mi servi per testare la mia morbidezza d'animo, la mia sensualità o addirittura la mia sessualità. Faccio a meno di te, di noi, del mondo: per darmi forza mi basto io, non ho bisogno di qualcuno che tiri su le mie quattro ossa malconce dopo una battaglia andata a male. Mi basta contare fino a dieci, risanare mentalmente le ferite del mio animo e tornare in campo più combattiva di prima. Non mi servi per proteggermi, sono nata donna ma non debole bisognosa costantemente alla ricerca di qualcuno che la salvi.

Ti chiederai perché ho scritto queste parole -apparentemente dure- per sminuirti forse ? Assolutamente no.
Senza te sto bene, ma non sono felice. C'è un sottile velo che divide il benessere e lo stato parziale o totale di felicità. Non ho bisogno di te per essere salvata, sollevata o difesa dai dolori fisici e psichici: non sei il mio medico, il mio psicologo e tantomeno il mio psicanalista in veste di soldato. Sei la persona con la quale ho scelto di dividere il tempo che mi è stato messo a disposizione e non ho intenzione di gettarti al collo zavorre che dovrei indossare io, lasciarti combattere le mie battaglie e far si che il tuo corpo sia invaso dalle mie cicatrici. Io ho la mia storia, tu la tua. Non ho bisogno di essere difesa, raccolta o medicata, non sono un fiore. Scelgo te non come mio giardiniere, ma come muto ascoltatore, che nelle sere più nere di altre, nelle giornate più piovose e grandinose, nelle tristezze più angoscianti finora provate, mi concede l'arte di essere fragile.
Sono dura, sono pietra, sono ghiaccio.
Ma certe sere, certe notti,
Scelgo te.
La pietra viene avvolta dalla carta dei tuoi sospiri.
La durezza viene ammorbidita dal impatto con la tua carne.
Il ghiaccio si scioglie col fuoco che m'inetti nelle vene.
Senza te starei anche bene, ma sarei ignorante ad ogni brivido di felicità.

-Perlabionda.



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Che dire
mi tocca profondamente questo scritto,
non è da tutti e per tutti mostrare il nostro animo-
Essere fragile,vulnerabili è arte.
A dopo carissimi!