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BARZELLETTE

Una donna e' a letto con l'amante quando improvvisamente rientra il marito per cui l'amante completamente nudo si nasconde nell'armadio.
Il marito, trovata la moglie nuda nel letto e sentendo odore di profumo maschile, inizia a frugare dappertutto finche' apre l'armadio e trova l'amante:
"E tu che ci fai qui dentro?".
L'amante risponde:
"Salve terrestre sono XZP2C8 sono venuto da alfa-centauri per salvare terra da invasione di alieni bip".
Il marito incaxxato nero: "E che caxxo di risposta e'!!!???".
E l'amante: "E che caxxo di domande fai!!!???".
 

..

 

 

 FILOSOFIA E LOGICA A NAPOLI...

Post n°3 pubblicato il 07 Novembre 2008 da profumoDiVitaF

Napoli, rione popolare.
L'edicola di Don Gennaro è un punto di riferimento per tutti, nella piazza, tanto è grande e stipata di oggetti, e ricca di folclore: bandiere d'Italia, bandiere del Napoli ai tempi di Diego Maradona, giochini, souvenir, caramelle, bevande, acquafresca, sigarette, accendini ...
Don Gennaro stà lì da tanti anni oramai e conosce per bene tutti i suoi clienti e di tutti conosce i vizi e le virtù.
Tranne di uno. Un signore un pò strano che ogni giorno puntuale - ormai da un pò di tempo - si presenta da lui e gli chiede 'Il Mattino'', 'Repubblica' e 'Il sole 24ore'.
Si tratta di un tipo sulla quarantina, più probabilmente sulla cinquantina, che arriva su una macchina aperta di colore grigio ed ha un aspetto curioso, vagamente sciatto e insieme distinto.
Don Gennaro non riesce a inquadrarlo.
Certo non è un mariuolo, ma non sembra un dottore e neanche un avvocato; qualcosa gli dice che non è un operaio, ma neanche un impiegato ... Forse un giornalista ? Chissà... Don Gennaro è curioso, ma non dice niente per non far vedere ...
Finchè arriva il giorno in cui non resiste e, dopo l'ennesima consegna di giornali, gadgets e resto, guarda l'uomo e gli fa:
'Scusate, dottò ...'
'Ditemi ...'
'Vedete dottò, io faccio il giornalaio che sono tanti anni, e qui conosco tutti, ma a voi non vi ho mai visto e...'
'In effetti è da poco che abito qui'.
'Ecco, precisamente ... e allora mi chiedevo ... volevo sapere ... che ci fa un tipo come voi, voglio dire distinto e perbene, in un posto così ????'
'Mi piace questo posto. E' una zona ricca di storia e cultura. E poi lavoro qui. Qui vicino'
'Infatti pensavo che lavoravate qua attorno ... e scusate dottò, se non sono indiscreto, dove lavorate ????'
'All'Università, sono professore di Filosofia e Logica'.
'Annacc...
esclama tra sè Don Gennaro, come a dire 'era facile, in fondo, Università...', ma poi si riprende e, ancora più curioso:
'Scusate, prufessò ....'
'Dite'
'Ecco, prufessò, io la filosofia ne ho sentito parlare, bene o male Platone, Aristotele, Kant, pure De Crescenzo, ma ... aggiate pacienza, prufessò, ma stà logica che è ? ? ? ?'
'Ah, voi volete sapere ......'
'Sì, io vorrei sapere ...'
'Dunque, amico caro, il 'logos', in greco, è il verbo, la parola, e la logica è l'arte, la nobile arte di combinare tra sè le parole spiegandone i collegamenti'.
Don Gennaro, non avendo compreso, lo guarda interdetto.
'La vedo perplesso, caro amico mio .... mi spiegherò meglio, con un breve esempio. Dunque dunque ... lei possiede un acquario ?'
'Veramente sì, prufessò, è una vecchia passione di papà bonanima che ...'
'Ecco - interrompe il Professore - per cui, se possiede un acquario, lei sarà un amante dei pesci'
'E si capisce, prufessò ...'
'Pertanto, amando lei i pesci, che sono animali, si può pure dire che lei ama gli animali, è così ?'
'Certamente'.
'Perfetto ! E mi dica, mio caro, non è forse vero che l'uomo, il quale notoriamente discende dalle scimmie, è anch'esso un animale ???'
'Ovvio, prufessò'
'Dal che si deduce che lei ama l'uomo. E la donna cos'è, se non espressione del genere umano, una costola d'uomo, l'altra faccia del cielo???? Voglio dire, a lei piacciono gli uomini e DUNQUE anche le donne, è così ? ? ?'
Gennaro, punto sul vivo, tiene a evidenziare quest'ultimo concetto:
'E nientedimeno prufessò .... je quanno veco nà femmena cù rispetto parlann, nun capisc 'cchiù nniente, me sento nà cosa int'o core, 'INT' E VVENE!!! Cù ttutto ca tengo n'età, prufessò, e anche i primi disturbi del tempo che avanza ...'
'Perfetto! Come vede, mio caro, da una cosa banale come l'acquario io sono arrivato a farle confessare il suo amore per le donne. ECCO LA POTENZA E L'IMPATTO VITALE DELLA LOGICA ! ! ! !'
Gennaro è allibito. Ha compreso o, se non ha compreso, è rimasto comunque rapito da tutto il discorso.
Ringrazia e saluta calorosamente il caro professore.
A tutta questa scena ha assistito, non visto, Giggino 'o macellaro, commerciante al dettaglio che ha il negozio di fronte.
Curioso come Don Gennaro, rimane tuttavia un pò indeciso sul chiedere o meno, per non dare troppa soddisfazione all'amico.
Tuttavia il giorno seguente, con la scusa di prendere il caffè, introduce il discorso:
' ... Gennà, nà domanda ... ma jere ammatina t'agge vist parlà cù chillu tizio nù poco curiuse ca tutte 'e juorne ..'
'Ah, m'haje vist, eh ???'
'Eh, si, t'agge vist. Ma chille, chi è???'
'Che vuoi che ti dica, Giggì ... chill' è nù prufessore, nù prufessorone ... pensa, insegna Filosofia e Logica ...'
'A faccia 'ro cazz Gennà .... ! ! ! !
esclama allibito Giggino. Poi, un poco perplesso, si rivolge all'amico e gli fa:
'Siente nu poche Gennà ... ma io la filosofia ne ho sentito parlare ... Platone, Aristotele Marx ... ma la logica, scus, che è ? ? ?'
Gennaro lo guarda, con aria di sufficienza, e gli fa:
'Eh, Giggì a loggica ... Tu che può capì ... tu 'o tiene n'acquario ? ? ?'
'Veramente no'
'E allora SI' RICCHIONE!!!!

 
 
 

PER NOI CHE...

Post n°1 pubblicato il 27 Marzo 2008 da profumoDiVitaF

NOI CHE...
Noi che la penitenza era dire fare baciare lettera testamento.
Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa. Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella..

Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' e conoscevamo tutti i personaggi
a memoria.
Noi che giocavamo a Forza 4.
Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città.. (e la città con la D era sempre Domodossola).

Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album
Panini.
Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio
segreto'.
Noi che giocavamo a 'Mer*a' con le carte.

Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava
riavvolgere il nastro con la bic.
Noi che avevamo i cartoni animati belli!!
Noi che 'Si ma Julian Ross se solo non fosse malato di cuore sarebbe piu
forte di Holly e Mark Lenders...'

Noi che guardavamo 'La Casa Nella Prateria','Candy Candy' e 'Giorgie
anche se mettevano tristezza.
Noi che le barzellette erano Pierino, il fantasmaformaggino o un francese,un tedesco e un italiano.

Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
Noi che si andava in cabina a telefonare.
Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.

Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a
dormire tardissimo. Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo. Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro cromo, e più era rosso più eri figo.

Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre
sorridenti.
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da
casa in tuta.
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.

Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne
dava 2.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a
casa era il terrore.
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su
Google.

Noi che il 'Disastro di Cernobyl' vuol dire che non potevamo bere il
latte alla mattina.
Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.
Noi che sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare
BIM>>BUM>>BAM.

Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c'era Happy
Days.
Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween.
Noi che a scuola con lo zaino Invicta e la Smemoranda.
Noi che all'oratorio le caramelle costavano 50 lire
Noi che si suonava la pianola Bontempi.
Noi che la Ferrari era Alboreto,la Mc Laren Prost, la Williams
Mansell, la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini!!!!!
Noi che la merenda era la girella e il Billy all'arancia

Noi che le macchine avevano la targa nera..i numeri bianchi..e la
sigla della provincia in arancione!!
Noi che il Twix si chiamava Raider e faceva competizione al Mars
Noi che le All Star le compravamo al mercato a 10.000 lire.
Noi che avere un genitore divorziato era impossibile

Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli
delle femmine e sui muri.
Noi che abbiamo avuto tutti il bomber
blu,nero,argento e verde con l'interno arancione e i miniciccioli nel
taschino.


NOI CHE SIAMO ANCORA QUI E CERTE COSE LE
ABBIAMO DIMENTICATE E SORRIDIAMO QUANDO CE LE RICORDIAMO. NOI CHE SIAMO STATI QUESTE COSE E GLI ALTRI NON IMMAGINANO NEMMENO COSA SI SONO PERSI!!!

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: profumoDiVitaF
Data di creazione: 26/03/2008
 

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SE TU MI DIMENTICHI

Voglio che sappia una cosa. Tu sai com'è questo: se guardo la luna di cristallo, il ramo rosso del lento autunno alla mia finestra, se tocco vicino al fuoco l'impalpabile cenere o il rugoso corpo della legna, tutto mi conduce a te, come se ciò che esiste, aromi, luce, metalli, fossero piccole navi che vanno verso le tue isole che m'attendono. Orbene, se a poco a poco cessi di amarmi cesserò d'amarti a poco a poco. Se d'improvviso mi dimentichi, non cercarmi, ché già ti avrò dimenticata. Se consideri lungo e pazzo il vento di bandiere che passa per la mia vita e ti decidi a lasciarmi alla riva del cuore in cui affondo le radici, pensa che in quel giorno, in quell'ora, leverò in alto le braccia e le mie radici usciranno a cercare altra terra. Ma se ogni giorno, ogni ora senti che a me sei destinata con dolcezza implacabile. Se ogni giorno sale alle tue labbra un fiore a cercarmi, ahi, amor mio, ahi mia, in me tutto quel fuoco si ripete, in me nulla si spegne nè si oblia, il mio amore si nutre del tuo amore, amata, e finché tu vivrai starà tra le tue braccia senza uscir dalle mie. (P.Neruda)
 

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Ricchione eh? No, ha sbagliato il giornalaio: "si può...
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Ciao bella compliment per il blog!!! besos
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