chef and the city

prologo? ma vaaaa!!!


tutto comincia con una telefonata a luca , il "mio stagista" di lignano ... uno che quando gli raccontavo qualcuna delle mie "esperienze" si scompisciava , e mentre si chiacchierava del piu' e del meno , nasce l'idea di un diario .Non è la prima volta che si tira fuori la cosa, pippo , il mio migliore amico e confidente di oramai 16 anni di vita me lo ripeteva spesso "dovrei scrivere un libro su di te" .30 anni a dicembre , meta' passati fuori casa perchè i miei non li reggevo , appassionato di motori , di cucina (il mio lavoro) e del gentilsesso ; un ragazzo come tanti .. o forse no? non lo so , con gli altri non mi sono mai misurato , non ha senso , ognuno vive la sua vita, che puo' essere piu' o meno particolare per un altro in base a cosa il tuo interlocutore a vissuto... quindi , degustibus.Sull'infanzia non ho voglia di soffermarmi troppo: un bimbo degli anni 80 , ritratto della famiglia di periferia :  due genitori che lavoravano per poche lire e non c'erano mai, una mamma che piange sui conti , un padre che sclera e si incazza per lo stesso motivo , un bimbo che gioca in un angolo con i lego , cercando di crearsi un mondo tutto suo , dove sua mamma non è esaurita e le attenzioni che sa dargli sono solo con il cibo , con le merendine davanti alla tv in bianco e nero ; e suo padre non lo prende a schiaffi perchè è nervoso .L'adolescenza passa in un lampo , 2 anni di itis perchè i miei non volevano farmi fare l'alberghiera , passati come uno dei tanti sfigati che vedi nei telefilm di merxa francesi : ciccio , con gli occhiali e la sua "acne giovanile" , fanculo. Decido di farmi bocciare in seconda e i miei si convincono di farmi fare l'alberghiera , dove esco a pieni voti e finalmente , con un lavoro , posso andarmene di casa.