Creato da occhiazzuri1979 il 04/08/2009

chef and the city

la mia vita contro il mondo

 

 

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viaggio in me , cercando una risposta

Post n°52 pubblicato il 26 Agosto 2009 da occhiazzuri1979

buffo . o forse no , dovri dire "meno male" . ho sempre avuto una pessima memoria a breve termine ma ottima sulle lunghe percorrenze (di vita , ovvio) ma è qualche giorno che cerco di ricordarmi di quando ero piccolo , e non affora nulla. devo proprio andare a scavare a fondo ... sono sicuro non mi piacerà questo ennesimo viaggio , perchè so di aver rimosso cose spiacevoli  , ma voglio arrivare a capire il mio carattere di merda. intanto devo stabilire COSA SONO , e da li cercare eventi che possono avermi lasciato questo imprinting e trovare il nesso . una volta fatto il mio carattere dovrebbe essere piu' gestibile , solito problema compreso

cosa sono .... metto al vaglio un po' di possibili risposte.. 1: una persona completamente incapace di amare , che anche se sembra innamorato e cerca di autoconvincersi di esserlo mandando inevitabilmente tutto a quel paese quando non regge piu' la finzione

2: una persona assolutamente dedita all'amore e bisognosa di esso , che lo cerca inevitabiemente in ogni relazione, terminandola inevitabilmente alla prima difficoltà , perchè "se l'amore è perfetto , il mio amore non puo' farmi girare le palle"

3: una persona che non ha ancora compreso l'essenza di amare , che vive nei proprio ideali , nel proprio mondo , e che quindi non accetta l'amore come una relazione di reciproca , a volte , sopportazione

credo per ora di essere tra il 2 e il 3 ...

cercando i ricordi che posso dire ...intanto sono nato in ritardo di 20 giorni , comodamente alle 10 di mattina, seza rompere le scatole a nessuno , me ne stavo li , buono buono , non piangevo , ogni tanto fissavo il vuoto e ridevo , cosi' mi hanno raccontato! aldilà dell'essere nato 2kg scarsi , crescevo rapidamento , troppo rapidamente , in una famiglia che non stava al mio passo.. mamma casalinga che si districava tra casa e l'ufficio dell'attività di mio padre ,discreta casalinga  disordinata , emotiva e troppo spesso occultatrice a buon fine , cioè una di quelle persone che ti nasconde le cose per non farti preoccupare , poi pero' queste ti saltano addosso all'improvviso senza che tu ne sappia nulla lasciandoti in braghe di tela. ancora cosi' tutt'oggi  , e difattocerco di evitarla. padre meccanico,orario di lavoro minimo 11 ore, presenza a casa pari a zero , se non a tavola davanti al tg o la domenica con la formula 1 , (ambedue cose che detesto) cresiuto in una classica famiglia delle colline emiliane degli anni 60 , burbero , incapace di esprimere a arole le proprie emozioni e manesco , purtroppo per me.

ricordi precisi non ne ho , senno' che mi piaceva starmene da solo , nel mio angolo di quella vecchia casa dei bisnonni a giocare con le costruzioni , assieme al mio amico immaginario , il prototipo dell'angelo bauli , un bambino sui 10anni biondo e ricciolino che mi guardava e consigliava il mio pensiero. la fantasia nelle costruzioni non mi è mai mancata , poi trasportata sul modellismo e sulle auto,,

la casa ...la casa era parecchio triste , o meglio , io ci stavo bene , era dei miei bis (o tris??) nonni , costruita in pietra su due piani ,si e no 60mt quadri ,piena di rumori e scricchiolii,una camera di sopra , pozzo nero fuori , il bagno lo fece mio padre di buona lena quando avevo già 6-7 anni ... quando sei piccolo a certe cose nonci pensi , devi ancora imparare tutto , per te è normale cosi' , poi inizi a vedere come gira a quelli che stan megli di te e a fare dei riscontri , fino a che quando ci torni , oramai adulto , ti chiedi che cazzo avessero in testa i tuoi...

la cosa che mentalemente rimproverero' sempre a mia madre e di aver cercato di colmare la mancanza di affetto , di tempo dedicatomi e atro con il cibo . piazzato davanti alla tv con una brioche , a tavola se non mi andava di mangiare dovevo finire per forza quello che mi davano (nemmeno fossimo in guerra cazzo) da li una continua associazione di idee solitudine/cibo , tv/cibo , momento di svago/cibo ...tanto che in 4 elementare passavo già i 70 kg...

eppure io non ero mica convinto , perchè i bambini , nella loro ingenuità sono veramnte bastardi e tifanno pesare i tuoi difetti... e anche nel mondo della scuola pubblica la vita non fu facile , solo , ma iniziavo ad accorgermene ; per assurdo grazie al cielo i japponesi crearono ken shiro , un ometto solo , silenzioso ,l alto e pompatissimo che eliminava i cattivi.. fu quello l'esempio che mi porto' a iniziare a fare sport ... sempre meglio degli attuali teletubbies no? (come li odio) comunque anche quella trappola che è l'adolescenza non fu divertente, proprio no, le prime compagnie , le prime coppiette , i motorini , che quello figo aveva il fifty o il gilera bullit e gli scooter praticamente non esistevano , e io ? io ovviamente fuori.cercavo di socializzare , ma voleva dire conformarsi , e proprio era qualcosa che non capivo . io ero cosi' e tutti invece erano cosa , io pero' non potevo essere cosi' , con le puma disk e altri stats degli nni 90 , lira in casa non ne girava.. e per questo a 15anni me ne andai a lavorare.

le cose a casa non andavano sicuramente meglio , mio padre non aveva il senso degli affari , pace all'anima sua , e piu' di una volta gli ho visto perdere soldi di lavori che lui faceva e puntualmente qualche stronzo non li pagava , mia madre che sclerava tra conti dell'ufficio , bollette , e  me ... era convinta avevo bisogno di no psicologo perchè le dicevo che mi sentivo diverso. e da quel momento smisi di parlarle dei miei cazzi , in ogni caso , qualuque fosse l'argomento di discussione io ovviamente non potevo metterci becco , o erano schiaffi . e ra me e me accumulavo , rimuginavo , e nasceva l'ideale di rivalsa

la scuola superiore lasciamola perdere , finite quel cesso di medie dove mia mamma mi aveva infilato , dove studiavo tedesco quando volevo fare inglese perchè lei mi diceva "no , ti serve di piu' il tedesco che siamo vicini alla svizzera" ... fanculo.. io volevo fare il cuoco , ma i miei non vollero e mi fcere ripiegare sull'itis ...dove dopo due anni mi ruppi inevitabilmente i maroni , e mi feci bocciare , adando poi all'alberghiera che mi dovetti mantenere lavorando nei week end , piu' da lavapiati che da apprendista cuoco.

che merd la scuola superiore , un mondo che mi era ancora piu' ostico , fatto di bulli , di primini , di ripetenti , d scioperi e manifestazioni dalle quali regolarmente mi dissociavo in quanto non mi veniva spiegato il motivo , e non faccio nulla se non son d'accordo con tale idea (bambino indaco rulez....)e anche li , capitava di finire a botte. con il particolare che il bambino che nel cuore aveva ken non piaceva gli si mettessero le mani addosso , e piu' di una volta mi ritrovai in direzione per aver lasciato orizzontale qualche bulletto... ovvio che poi per me a casa erano cazzi

fin'ora mi rendo conto che piu' passano gli anni piu' mi son isolato , anche ora , tolto il mio blog e i colleghi non ho dei gran rapporti con il mondo . qualcuno potrebbe pensare "triste" , "nerd" , sfigato" , no è cosi' ,  è che se esco vedo solo vestiti con dentro esseri umani , belli o brutti non cambia , mentre qui se qualcuno mi da retta e mi segue è per le miei idee . e anche chi mi ha detto "sfigato" per dirlo ha dovuto leggere fin qui e darmi attenzione.

in opposto andando  a ritroso con i ricordi devo dire che ero sempre piu' strano . tipo che a 5anni venni buttato fuori dal corso di nuoto perchè "sovversivo e pericoloso"

corso di nuoto , altra splendida idea di mia madre .... lei ha paura dell'acqua , a tutt'oggi (61anni) non ha ancora imparato a nuotare , ma per paura sua dovevo andare a scuola io , che già nuotavo , ho sempre nuotato. comunque per farla breve tutti i bambini dovevano stare nella vasca dedita a loro appoggiati al bordo a fare bolle con la bocca,dato la cosa mi pareva parecchio idiota io scappavo nella vasca olimpionica e mi facevo i fatti miei , il problema è che gli altri mi seguivano , compresi quelli che non sapevano nuotare e rischiavano di restarci dentro , per la "gioia" degli istruttori

e poi la mia fissa per i rifugi , potevano essere legni accatastati in una pineta , un mucchio di neve d'inverno o un fortino di pietre al fiume , io costruivo un posto per nascondermi , un angolo solo mio lontanto dal resto del mondo , dove sentirmi sicuro , perchè sicuro , anche se forse inconsciamente , non mi sento tutt'ora

 

ma musicalmente gli anni 90 erano fantastici!!!!

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