Che Italia!

IL RAZZISMO DELLA SINISTRA


 Questo splendido scritto di Marcello Veneziani, comparso oggi (5-9-12) sul Giornale, contiene due delle piaghe che in questo blog vengono spesso denunciate: sono le piaghe dell'”egemonia culturale della sinistra” (che sfocia in autentico razzismo.. e nel genocidio culturale di tutto ciò che non sta a sx); e dei “liberali coglioni” (cioè quegli italiani che, pur non essendo di sx, non solo non si oppongono allo scempio provocato dalla sinistra comunista ovviamente “all'italiana”... presente in Italia, ma spesso vi partecipano). Perché Napolitano oggi e Scalfaro ieri sono intoccabili mentre Cossiga e Leone erano calpestabili? Perché il Cardinal Martini miete adoranti necrologi da papa e il Cardinal Biffi, per esempio, va via quasi in silenzio? Perché il cattolico progressista preferisce il progressista non cattolico al cattolico non progressista, come se la sostanza sia il progressismo e l'accidente sia la fede?Perché il Montanelli che fonda il Giornale è sparato nel silenzio sprezzante della stampa e il Montanelli che fonda LaVoce diventa eroe e mito? E potrei continuare all'infinito in politica o nella cultura.Possibile che non ci sia un conservatore, un tradizionalista, un liberale antisinistra, chiamatelo come volete, che non meriti l'elogio canonico, a meno che non si sia pentito? Dov'è l'ufficio che rilascia o nega i permessi e le patenti di santità, chi gestisce la fabbrica degli eroi, del fango e dell'oblio?Esorto i tenutari di questo potere a esplicitare con rigore il loro criterio: chi sta dalla parte opposta a noi è razzialmente inferiore, sul piano etnico e intellettuale, morale e antropologico. Chi sta dalla parte nostra è di razza superiore. Non trovo un'altra spiegazione. Accresce la pena il passivo e vigliacco allinearsi a quel giudizio di chi non fa parte della razza superiore ma si dice moderato o liberale equidistante. Sposano le stesse tesi dei razzisti ma in versione debole, perbenista. Questo razzismo è più velenoso perché non è di quattro dementi o straccioni, ma di ceti egemoni e influenti. Razzismo dall'alto. Il peggiore.