Le saline in prossimità di Cagliari erano conosciute per la qualità del sale ivi prodotto per tanti secoli. L'ottimo sale delle "Regie Saline" era tra i più richiesti in Europa e venduto in molti tabacchini italiani, essendo il sale monopolio di Stato come le sigarette. E’ passato tanto tempo da quando i "salinieri" fissi o stagionali che venivano da tutti i paesi del circondario spalavano sale bianchissimo, accumulandolo in enormi depositi conici che i vagoncini appositi di un binario a scartamento ridotto trasportavano e scaricavano sui barconi nel porticciolo di Su Siccu dove il sale veniva caricato su navi mercantili di tutta Europa.
Già nel periodo Aragonese era vietata la libera estrazione del sale e ciò creava malcontento tra la gente che riteneva di avere diritto a un bene naturale come l’acqua. Perciò non di rado avvenivano numerosi furti e diversi scontri tra gruppi di paesani e guardie reali che custodivano le saline. Evidentemente, gli abitanti di Selargius si distinguevano particolarmente in tale attività illegale tanto da meritare già dall’epoca, come riportato su alcuni antichi documenti, il sopranome di "ceraxinu furasali" (selargino ruba-sale) .