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Corpus Domini


SOLENNITA’  DEL  CORPUS  DOMINI    
 L’istituzione dell’Eucaristia, già celebrata il Giovedì santo, viene oggi solennizzata con onore adeguato a tanto mistero. Preparata dalla fiorente pietà eucaristica del sec. XI, la festa del Corpus Domini fu introdotta da Papa Urbano IV (11 Agosto 1264), in seguito alle rivelazioni della beata Giuliana di Rétine 81193-1258) e al miracolo di Bolsena (1264).L’ufficio fu composto da S. Tommaso d’Aquino, il quale per amore alla tradizione liturgica, si servì in parte di Antifone, Lezioni e Responsori già in uso presso alcune chiese.La processione ebbe inizio a Colonia e si diffuse in Germania, poi in Francia, in Italia e a Roma (verso il 1350).L’Eucaristia, la cui istituzione è narrata nell’Epistola, riassume in sé tutti i misteri della vita privata, pubblica, dolorosa e gloriosa del Salvatore. In particolare, riguardo al passato, è “il ricordo perpetuo” della Sua Passione e Morte e del Suo Amore per gli uomini; riguardo al presente è l’aspressione dell’unità della Chiesa e il cibo delle anime nostre; riguardo al futuro è il pegno della vita eterna e dell’immortalità.L’Eucaristia è il Mysterium fidei per eccellenza, perché in essa sono nascoste la divinità e l’umanità di Gesù. Gesù istituì l’Eucaristia come Sacrificio e come sacramento, che si conserva nelle Chiese, perché i fedeli l’adorino e lo ricevano nella Comunione.L’Eucaristia è il sacramento che sotto le apparenze del pane e del vino, contiene realmente il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità di Gesù Cristo per nutrimento delle anime.La materia è il pane azzimo di farina di frumento e il vino di vera e sola uva matura. La forma sono le parole: “Questo è il mio Corpo”, “Questo è il calice del Sangue mio…”. Il mistero è il solo Sacerdote, il quale, pronunziando le parole della consacrazione, cambia la sostanza del pane nella sostanza del Corpo e la sostanza del vino nella sostanza del Sangue di Gesù Cristo. Questa trasformazione è il mistero della transustanziazione o totale mutazione di una sostanza in un’altra.Dopo la consacrazione non c’è più pane né vino, ma restano solamente le specie o apparenze, senza la sostanza; e del pane e del vino noi costatiamo soltanto ciò che cade sotto i nostri sensi, cioè la figura, il colore, l’odore, il sapore…Sotto le due specie e in ogni parte delle specie consacrate in tutto il mondo, vi è Gesù Cristo tutto intero, vivo, glorioso, immortale e impassibile come in cielo. Auguro a tutti voi la gioia di vedere Gesù con il vostro cuore e che Egli sia sempre il vostro alimento spirituale per godere nella vita eterna la Sua Misericordia.   O Gesù, buon Pastore, vero pane, abbi pietà di noi, nutriscici, difendici, facci raggiungere la beatitudine nella patria dei viventi.Tu che tutto sai e tutto puoi e nutri noi mortali, rendici, lassù, tuoi commensali, coeredi e concittadini dei santi. Così sia. Alleluia.  BUONA   DOMENICA  DEL  CORPUS   DOMINI